«Superare ogni tolleranza e ambiguità nei confronti di violenze di stampo ormai terroristico»
Il presidente della Repubblica ha scritto a La Stampa, dopo che un redattore ha ricevuto un pacco bomba: «Desidero al giornalista così pesantemente minacciato nella sua vita la più calorosa solidarietà. Gli obbiettivi criminali delle frange estreme cresciute ai margini del mondo No Tav snaturano ogni legittimo profilo di pacifico dissenso e movimento di opinione»
ROMA - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha scritto per esprimere vicinanza a La Stampa, dopo che un redattore ha ricevuto un pacco bomba: «Caro Direttore, ho letto sul suo quotidiano notizie dettagliate sul gravissimo episodio del micidiale ordigno esplosivo giunto in redazione e volto a colpire con intenzioni omicide il vostro redattore Massimo Numa e a produrre danni ancora più estesi. Desidero esprimere a lei e al giornalista così pesantemente minacciato nella sua vita la più calorosa solidarietà e al tempo stesso condividere l'appello del sindaco Fassino e l'allarme del Procuratore Caselli che hanno commentato sulla colonne de La Stampa il drammatico episodio».
FRANGE ESTREME A MARGINE DI NO TAV - Il capo dello Stato ha invitato a mettere da parte «tolleranza e ambiguità» nei confronti delle manifestazioni di violenza per contestare la realizzazione della Tav in Val di Susa. «Si tratta, come ha detto il dottor Caselli di una escalation di violenza che dalle cose si trasferisce sulle persone e che caratterizza gli obbiettivi criminali delle frange estreme cresciute ai margini del movimento No Tav snaturandone ogni legittimo profilo di pacifico dissenso e movimento di opinione».
ORMAI TERRORISMO, BASTA TOLLERANZA E AMBIGUITA' - Napolitano ha continuato: «Come ho avuto modo di osservare ricevendo di recente il Commissario Virano e da lui apprendendo l'accrescersi dell'impegno di coloro che, sindaci e cittadini, hanno originariamente dato vita a quel movimento non posso che condividere il più netto richiamo al superamento di ogni tolleranza e ambiguità nei confronti di violenze di stampo ormai terroristico. E rinnovo il mio apprezzamento per come magistratura e forze dell'ordine stanno operando in quella tormentata area della Val di Susa».
NO TAV, PACCHI BOMBA CREATI AD ARTE - Il movimento No Tav ha scritto un comunicato di replica: «E' un rituale fastidioso che si ripete da anni quello dei pacchi bomba (o bombe-pacco) e delle lettere minatorie contenenti proiettili e polverine varie recapitati qua e là. E' ancora più fastidioso perché chi usa questa forma di corrispondenza esplosiva ha come unico risultato il can-can mediatico, il far parlare di sé e della presunta vittima, creando ad arte l'ennesima occasione di accostamento tra violenza e dissenso».
METODI VIGLIACCHI A NOI ESTRANEI - «Questi metodi vigliacchi, che tra l'altro hanno colpito anche molti esponenti No Tav, non ci appartengono, sono totalmente estranei - anzi avversi hanno spiegato gli attivisti - alla nostra storia, alla nostra concezione e pratica di resistenza e lotta al sopruso rappresentato dal Tav. Sono carognate di chi vuole semplicemente alimentare la tensione e criminalizzare ad ogni costo il movimento».
RICORDATE I LUPI GRIGI? - «Noi abbiamo buona memoria, e senza andare a scomodare gli anni di piombo come fanno i vari Caselli, Fassino e fanfara varia, ci ricordiamo molto bene la stagione degli attentati attribuiti ai 'lupi grigi',che non è di cento trent'anni fa ma dell'altro ieri, e potrebbe (oggi come allora) non solo non essere attribuita ai No Tav o ai loro 'simpatizzanti spontanei o indotti', ma addirittura ricondotta direttamente a chi - quegli attentati - li avrebbe dovuti, li dovrebbe e li dovrà impedire», hanno insinuato i No Tav.
PD TACCIA, SUOI ESPONENTI IN CARCERE PER TAV - Il comunicato si conclude con attacchi al Partito democratico (Pd): «Al sindaco di Torino che invita la dirigenza No Tav a prendere le distanze da questi episodi e ad essere coerente rispondiamo che il movimento No Tav ha sempre predicato il rispetto per ogni forma di vita e che un dirigente del Pd può parlare dei massimi sistemi, ma è meglio che si taccia in materia di coerenza, etica e onestà, dopo lo scandalo che ha portato in carcere Maria Rita Lorenzetti, importante esponente Pd collegata ai massimi vertici di questo partito, accusata dalla Procura di Firenze di corruzione rispetto ai lavori del Tav in Toscana».
- 29/07/2019 Di Maio: «Per fare la TAV alla Lega servono i voti del PD»
- 28/07/2019 Tav, duello nella maggioranza. I 5 Stelle provano a «limitare i danni»
- 27/07/2019 M5s presenta mozione contro Tav, Di Maio: «Non ci arrendiamo»
- 27/05/2019 Di Maio: «Su tav non cerchiamo lo scontro, rispettiamo contratto di Governo»