20 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Politica & Istituzioni

Iannuzzi (M5s) alla Boldrini: «Dovrebbe essere imparziale, se non riesce a esserlo, si dimetta»

La presidentessa di Montecitorio: «La Camera e la sua presidenza sono il bersaglio di una costante e strumentale opera di delegittimazione, in aula come in rete». Sel, Pd, Pdl, Psi stigmatizzano i «grillini»

ROMA - E' salito nuovamente il livello dello scontro alla Camera fra Movimento 5 stelle (M5s) e la presidentessa Laura Boldrini, dopo il rinvio al comitato dei nove del disegno di legge (ddl) contro l'omofobia. Il deputato 'grillino' Christian Iannuzzi ha criticato la conduzione dell'Aula e poi ha chiesto le dimissioni della Boldrini: «Dovrebbe essere imparziale, se non riesce a esserlo, si dimetta».

SEL, INDIGNATI DA M5S - La deputata di Sinistra ecologia e libertà (Sel), Titti Di Salvo, ha preso la parola in difesa della Boldrini: «Siamo indignati per un attacco continuo e strumentale che il M5s le rivolge quotidianamente . Non è possibile che per ragioni elettorali lei venga attaccata in questo modo».

TUTTI CON LA PRESIDENTESSA - Poi tutti i partiti presenti nell'emiciclo della Camera si sono schierati con la presidentessa. «C'è un attacco violento e sistematico verso di lei e verso l'istituzione che ha sempre rappresentato in modo super partes, ha aggiunto Ferdinando Adornato di Scelta civica. Questa Camera respinge gli attacchi al suo presidente come attacchi alla democrazia». Si sono fatti sentire anche Ettore Rosato del Partito democratico (Pd), Lello Di Gioia dei socialisti (Psi) e Simone Baldelli del Popolo della libertà (Pdl), per il quale «da parte del M5s c'è un atteggiamento scostante e irrispettoso verso la sua persona e verso l'istituzione, poi c'è chi sulla Rete moltiplica in modo squadrista questi insulti».
Quindi è arrivata la precisazione al M5s di Roberto Giachetti (Pd), che ha assunto la guida dei lavori dell'Aula al posto della Boldrini: «Ricordate sempre che la presidente rappresenta non se stessa ma la Camera, l'istituzione».

BOLDRINI, BERSAGLIO IN AULA E IN RETE - A lavori terminati Boldrini ha scritto una nota per «ringraziare tutti i gruppi della Camera per la solidarietà espressa in aula dopo le polemiche sollevate dal M5s» e per aver «sottolineato che le mie decisioni sono state assunte nello scrupoloso rispetto del Regolamento».
La presidentessa di Montecitorio ha proseguito: «Intendo queste manifestazioni di sostegno come indirizzate non solo e non tanto alla mia persona, ma all'istituzione che ho l'onore di rappresentare. Va infatti a discapito della qualità stessa del dibattito democratico il fatto che la Camera e la sua presidenza siano il bersaglio di una costante e strumentale opera di delegittimazione, in aula come in rete».

DI BATTISTA (M5S), INADEGUATA E ARROGANTE - Poco dopo proprio su internet è arrivata la nuova sferzata pentastellata, questa volta a firma del deputato del M5s Alessandro Di Battista, che sulla sua pagina Facebook ha scritto: «La presidente Boldrini, mi piange il cuore a dirlo, appare sempre più inadeguata, incompetente, nervosa, di parte (riascoltate le sue parole quando mi sono 'permesso' di criticare il Pd e di chiedere che i ladri fossero sbattuti fuori dal Parlamento) e arrogante».
«Faccio pubblicamente i complimenti al mio collega Cristian Veg Iannuzzi per il suo intervento di oggi, ha aggiunto Di Battista. Non è un attacco alla presidente Boldrini o alle istituzioni. Al contrario è un atto d'amore verso la legalità e il rispetto delle regole. Come tutte le persone di scarsa personalità tende ad assecondare regolarmente il 'grande potere' e si dimostra più realista del re. Che peccato. La mia non è affatto una critica politica, per confermarlo vi informo che il vice-presidente Giachetti (Pd) è capace, professionale e super partes e voi sapete cosa io pensi del Pd».