12 ottobre 2025
Aggiornato 21:30
MoVimento 5 Stelle

Sospesi i 12 grillini saliti sul tetto di Montecitorio, loro: «Trattati come imputati, lo rifaremo mille volte»

Castelli: «Ci hanno considerati come diversi da loro, come a scuola. E' inammissibile, è grave». Di Battista: «Ho detto che non siamo pentiti e nessuno mi ha fatto domande, nessuno ha voluto chiedere o approfondire»

ROMA - I 12 deputati del Movimento 5 setlle (M5s) che erano saliti sul tetto di Montecitorio per protestare contro le riforme costituzionali sono stati sospesi dai lavori per 5 giorni. Lo ha deciso l'ufficio di presidenza della Camera. La richiesta avanzata dai Questori era di 7 giorni. Alla votazione si sono astenuti i 3 rappresentati pentastellati e l'esponente della Lega Nord, Davide Caparini.

CASTELLI, CI TRATTANO COME SE FOSSIMO DIVERSI DA LORO - Poco prima che arrivasse il «verdetto», i 12 del M5s hanno detto di essere pronti a risalire sul tetto «altre mille volte», e di essere infastiditi per essere stati trattati come «imputati» in un processo anziché come deputati della Repubblica. Laura Castelli ha esclamato: «Ci hanno trattato come imputati in un processo, come se fossimo diversi da loro, come a scuola. E' inammissibile, è grave».

VILLAROSA, MI SENTO IN DITTATURA - In particolare, i deputati hanno lamentato di essere stati considerati non affidabili nel garantire che non avrebbero effettuato dirette o registrazioni della riunione stessa. Alessio Villarosa ha affermato di sentirsi addirittura in una «dittatura». «Avevamo chiesto la richiesta streaming e ci è stata negata, poi - ha aggiunto - ci hanno impedito anche quella via twitter e ci hanno detto che era impossibile avere un resoconto stenografico dell'incontro. Inoltre non si fidavano che non avremmo usato i cellulari per riprendere la riunione. Il segretario Adornato ha chiesto addirittura garanzie su questo. Ci hanno trattato come a scuola.
Per questo ci siamo sentiti costretti a posare i nostri cellulari sul tavolo. E' gravissimo»
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DI BATTISTA, NESSUN APPROFONDIMENTO - Gli esponenti del M5s hanno lamentato anche la scarsa attenzione che è stata data alla loro versione. A nome di tutti ha parlato Alessandro Di Battista: «Avevo a disposizione 15 minuti - ha spiegato - e io ho esposto i fatti in un minuto riferendo che prima avevamo fatto un sopralluogo. Ho anche sottolineato che durante quella notte sul tetto abbiamo tessuto ottimi rapporti con i commessi. In un minuto ho raccontato i fatti, ho detto che non siamo pentiti e che lo rifaremmo altre mille volte e nessuno mi ha fatto domande, nessuno ha voluto chiedere o approfondire».