6 maggio 2024
Aggiornato 04:31
Camera dei Deputati

Riforme costituzionali, il M5s torna all'attacco

Dopo l'occupazione del tetto di Montecitorio, i grillini insistono: «In Parlamento delinquenti entrano e votano senza che accada nulla e che nessuno si indigni. La Boldrini ci dica quanto valuta la violazione della Costituzione? Per noi un`eventuale sanzione non è paragonabile»

ROMA - La ripresa dei lavori della Camera sul decreto del governo per le riforme costituzionali, ha visto il Movimento 5 stelle (M5s), che nei giorni scorsi aveva occupato il tetto di Montecitorio per protestare contro il ddl, sulle barricate.

NUTI, BOLDRINI SI INDIGNI DI CONDANNATI IN PARLAMENTO - Riccardo Nuti, capogruppo del M5s alla Camera, intervistato da IntelligoNews ha chiesto alla presidentessa della Camera, Laura Boldrini: «In Parlamento delinquenti condannati in via definitiva entrano e votano senza che accada nulla e che nessuno si indigni. La Boldrini ci dica quanto valuta la violazione della Costituzione? Per noi un'eventuale sanzione non è paragonabile».
In aula Nuti, con addosso una maglietta che rievoca la mobilitazione sul tetto di Montecitorio (La Costituzione è di tutti, è lo slogan) come i suoi colleghi pentastellati, ha rincarato la dose: «Se la fase di illustrazione degli emendamenti è vista come ostruzionismo verso una dittatura, allora non so che dire. In commissione l'esame è stato del livello che le risposte quando ci sono state sono state della serie 'gli asini volano'».

SEL CON IL M5S - Il pensiero è stato condiviso dal partito della Boldrini, Sinistra ecologia e libertà (Sel), che ha obbiettato «la ghigliottina dei tempi che esautora il Parlamento». La presidentessa ha quindi risposto «Voglio dare atto ai gruppi di opposizione di portare avanti questo dibattito in modo ordinato».
A Nuti ha fatto eco Matteo Toninelli, tuonando: «La maggioranza esca dal torpore e spieghi non solo al Movimento cinque stelle ma a tutti i cittadini i motivi per cui si fanno certe modifiche alla Costituzione».

ZACCAGNINI, GOVERNO DELL'INCIUCIO - Adriano Zaccagnini invece ha attaccato: «Questo, democristiano e dell'inciucio è il governo peggiore per il Paese e la conferma è come stia cercando di attaccare la Costituzione con questo ddl sulle riforme».