Ghedini: «Non ci hanno fatto difendere»
Ha detto così l'avvocato Niccolò Ghedini, primo difensore di Silvio Berlusconi, nel corso del suo intervento davanti ai giudici della Cassazione al processo per i diritti tv Mediaset
ROMA - «Non ci hanno dato la possibilità di difenderci, hanno ridotto la nostra lista testi, non considerato le consulenze, non hanno voluto ascoltare le nostre ragioni». Ha detto così l'avvocato Niccolò Ghedini, primo difensore di Silvio Berlusconi, nel corso del suo intervento davanti ai giudici della Cassazione al processo per i diritti tv Mediaset.
«C'è stato negato il diritto alla prova - ha proseguito il penalista - c'è un limite all'applicazione del codice ma in questa storia è stato ampiamente superato. Molti dei testimoni da noi citati, pure centrali per la ricostruzione della vicenda, sono stati ritenuti superflui. Eppure c'erano i protagonisti delle trattative finanziarie che hanno interessato il processo. Vero incubo notturno».
L'avvocato Ghedini, rispetto ai tempi in cui si è svolto il processo per i diritti tv Mediaset, ha ribadito più volte: «Abbiamo convissuto con la scure della prescrizione e per questo abbiamo fatto udienze di sabato e dalla fine di dicembre. Noi abbiamo fatto ascoltare sei testi degli oltre 100 citati».
Ghedini, che ha sottolineato come degli aspetti di diritto si occuperà il professor Franco Coppi, ha anche aggiunto, riportandosi al ricorso presentato alla Suprema Corte, che è stato loro impedito di poter accedere al rito abbreviato.
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