23 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Quirinale 2013

Grasso: Nella rielezione di Napolitano non c'è stato «nessuno strappo»

Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso parlando, a Palazzo Giustiniani, alla presentazione di un libro dedicato al Presidente: «Non ha mai ecceduto dalle proprie funzioni»

ROMA - Nella rielezione di Giorgio Napolitano al Quirinale non c'è stato «nessuno strappo» rispetto alla prassi costituzionale, ma è stato tutto il Paese ad avanzare «una richiesta pressante» al presidente della Repubblica perché restasse per un secondo mandato. Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso parlando, a Palazzo Giustiniani, alla presentazione di un libro dedicato al presidente.

UNA RICHIESTA DALL'ITALIA INTERA - Grasso ha sottolineato che «la richiesta, è cosa nota ma vale la pena di ricordarlo, gli è stata avanzata in una maniera che definire pressante è forse eufemistico non soltanto dai principali leader politici nazionali, espressione di uno schieramento parlamentare molto vasto, ma anche dalla quasi totalità dei presidenti di Regione, che erano a Roma come grandi elettori. Una richiesta dunque che non è arrivata solo dal Parlamento, dallo Stato centrale, ma che davvero si può dire sia arrivata dalla Repubblica, dall'Italia intera».

ESEMPIO DI SAGGEZZA POLITICA - Grasso ha voluto sottolineare che nel settennato passato Napolitano è stato «un grande esempio di saggezza politica. Non sono stati anni facili per il nostro assetto politico e istituzionale e più in generale per il nostro Paese. In molte occasioni di fronte alle incertezze di altri attori istituzionali il presidente Napolitano ha agito con determinazione, direi che ha dovuto agire con determinazione, ha dovuto interpretare in maniera molto incisiva il suo ruolo non per produrre strappi nel tessuto costituzionale, non per eccedere dalle proprie funzioni, ma perché come egli stesso ha avuto modo di dire nel nostro ordinamento il ruolo del capo dello Stato non si risolve nel 'tagliare nastri alle inaugurazioni' ma richiede invece di 'prendersi delle responsabilità'. Quello spesso senso di responsabilità che lo ha spinto ad accettare un nuovo mandato».