7 ottobre 2024
Aggiornato 06:30
Berlusconi sexy-gate | Caso Ruby

Ghedini: «Ricovero è reale, nessuna manovra dilatoria»

Il legale di Berlusconi: «stupito del mancato rinvio di sette giorni, pari al periodo di riposo prescritto dai medici». Zangrillo replica al PM Boccassini: «Stress da campagna elettorale»

MILANO - «Il ricovero è reale, i giudici lo hanno riconosciuto, del resto non ci può essere manovra dilatoria dal momento che i fatti si prescrivono nel 2020 e che la prescrizione si congela in caso di legittimo impedimento». Lo dice uno dei legali di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, commentando la decisione dei giudici di rinviare il processo a lunedì 11 marzo perchè l'ex premier è ricoverato all'ospedale San Raffaele affetto da «marcata fotofobia». Ghedini, invece, si dice «stupito del mancato rinvio di sette giorni, pari al periodo di riposo prescritto dai medici».
Domani al processo d'appello sui diritti tv di Mediaset i giudici dovranno esaminare analoga richiesta di rinvio a causa delle condizioni di salute di Berlusconi.

Zangrillo replica al pm Boccassini: «Stress da campagna elettorale» - «Sono un medico molto serio e non nego alla dottoressa Boccassini la visita fiscale. I certificati li abbiamo mandati perché ci sono stati richiesti. Ho ritenuto queste richieste del collegio difensivo di Berlusconi legittime e quindi li abbiamo prodotti in tempo utile. Vengano pure, noi siamo tranquilli...». Così risponde il medico personale di Silvio Berlusconi, Alberto Zangrillo, alla 'Zanzara' su Radio 24.
Sulla salute di Berlusconi il medico aggiunge: «La causa non è stata ancora determinata con precisione, è una patologia infiammatoria, può essere evocata anche dallo stress e quello della campagna elettorale può essere stato una concausa. Deve stare molto tranquillo, credo che sia questione di giorni e tutto si possa risolvere. E' a letto, non scalpita, non vuole vedere nessuno perché quando vede qualcuno sono foriere di problemi, quindi abbiamo creato un cordone sanitario».