20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Il delitto di Avetrana

«Sarah uccisa da chi diceva di volerle bene»

pubblici ministeri Mariano Buccoliero e Pietro Argentino hanno chiesto alla Corte d'Assise di condannare all'ergastolo (con sei mesi di isolamento diurno ed interdizione perpetua dai pubblici uffici) Cosima Serrano e Sabrina Misseri, madre e figlia accusate dell'omicidio (aggravato da motivi abbietti, minore età della vittima e legame di parentela) e del sequestro di Sarah Scazzi

TARANTO - I pubblici ministeri Mariano Buccoliero e Pietro Argentino hanno chiesto alla Corte d'Assise di condannare all'ergastolo (con sei mesi di isolamento diurno ed interdizione perpetua dai pubblici uffici) Cosima Serrano e Sabrina Misseri, madre e figlia accusate dell'omicidio (aggravato da motivi abbietti, minore età della vittima e legame di parentela) e del sequestro di Sarah Scazzi, la quindicenne strangolata ad Avetrana il 26 agosto del 2010. Sabrina risponde anche di calunnia nei confronti di Maria Pantir, la badante di casa Scazzi. Nove anni di reclusione è la condanna richiesta per Michele Misseri, zio della vittima, accusato di soppressione di cadavere e furto.

UCCISA DA CHI DICEVA DI VOLERLE BENE - Pesanti le parole del pubblico ministero Mariano Buccoliero un attimo prima delle richieste di condanna per Sabrina e Cosima Misseri davanti alla Corte d'Assise di Taranto per l'assassinio di Sarah Scazzi: «La procura della Repubblica è costretta a chiedere queste condanne (all'ergastolo, nrd) - ha detto il PM - per le modalità dell'azione, la capacità a delinquere, i modi, i luoghi. Sarah è morta dove è stata cresciuta. E' entrata in quella casa per andare a mare, è uscita in lacrime, è stata ripresa in lacrime, riportata in casa in lacrime ed uccisa in lacrime. Lacrime che non hanno sortito alcun effetto».
«L'omicidio - ha aggiunto il PM - è durato dai tre ai cinque minuti. Lei ha capito in quei minuti che stava morendo per mano di chi diceva di volerle bene. Nessuna delle due donne ha avuto un momento di resipiscenza, fermarsi e dire che stiamo facendo». I pm hanno chiesto il massimo della pena per Cosima Serrano e Sabrina Misseri per la gravità del danno, «togliere la vita ad una ragazzina di 15 anni, privare la madre persino della possibilità di andare a piangere su una tomba».
«E subito dopo - ha concluso il PM - è scattata l'organizzazione, con ruoli specifici, l'istinto di conservazione. Ripeto, signori della Corte, ciò che ho detto ieri, è mancata la pietà umana quel giorno». Mentre il pm pronunciava queste dure parole Sabrina Misseri è scoppiata in lacrime mente Michele Misseri e Cosima Serrano sono rimasti impassibili ad ascoltare le richieste dell'accusa.