20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Elezioni Politiche 2013

Gli eletti dell'M5S: «Dialoghiamo sulle idee». Ma Grillo: «Niente inciuci»

Il trionfo della creatura di Beppe Grillo è probabilmente l'unica previsione azzeccata di queste elezioni politiche dove il centrosinistra, dato per vincente, è risultato largamente ridimensionato mentre il centrodestra, trascinato ancora una volta da Silvio Berlusconi, è stato artefice di una rimonta sorprendente

ROMA - L'atteso successo è arrivato ed è arrivato con percentuali da capogiro per un esordio: oltre il 20% sia alla Camera che al Senato dove, in diverse regioni, il Movimento 5 Stelle risulta essere il primo partito. Il trionfo della creatura di Beppe Grillo è probabilmente l'unica previsione azzeccata di queste elezioni politiche dove il centrosinistra, dato per vincente, è risultato largamente ridimensionato mentre il centrodestra, trascinato ancora una volta da Silvio Berlusconi, è stato artefice di una rimonta sorprendente.

Gli eletti del Movimento saranno determinanti per la costituzione di qualsiasi maggioranza in un Senato altrimenti ingovernabile. L'epiteto di 'ago della bilancia', per tanto tempo affibbiato ai centristi, se lo danno da soli gli eletti 5 stelle nelle circoscrizioni del Lazio: i neodeputati Alessandro Di Battista, 34 anni, la giovanissima Marta Grande, 25 anni, e il neosenatore Domenico Falconieri, 59 anni, si presentano alla stampa al quartier generale dei grillini allestito a Roma all'Hotel Saint John, un quattro stelle a due passi da quella piazza San Giovanni che venerdì scorso si è riempita per il comizio finale di Grillo. Il meno timido Di Battista ribadisce che alleanze non se ne fanno, che si dialoga sulle idee, per esempio «se il premier propone la legge sul conflitto di interessi - spiega - noi la votiamo». Ma quando - ed è una sorpresa anche per loro - si fa strada l'eventualità di una nuova vittoria di Silvio Berlusconi frena: «E' molto complicato che Berlusconi abbia delle idee. Non è mai successo finora», ma «se dovesse accadere il miracolo anche in questo caso ci consulteremo con la base e vedremo».

Il commento di Grillo è più secco: «Berlusconi e Bersani sono dei falliti, hanno portato il paese alla catastrofe. Non pensino di fare inciucini e inciucetti», dice il comico collegandosi alle 21.30 in diretta telefonica con il sito della Cosa dal letto della sua casa di Sant'Ilario a Genova, assediata all'esterno dai cronisti. Il leader del Movimento 5 Stelle parla di «avventura fantastica», ringrazia «tutti i volontari che l'hanno resa possibile» ma non nasconde «il malessere per il risultato di Mastro Lindo», cioè Berlusconi. Lo imputa a quegli italiani che «evidentemente hanno galleggiato e vivacchiato, non hanno sentito la crisi sulla propria pelle, non hanno voluto osare perché sotto sotto gli sta bene così». Grillo però non ha dubbi: «Riconsegnare a Berlusconi il paese per sei mesi, un anno è un crimine contro la galassia».

Il comico genovese si dice convinto che la legislatura non durerà oltre «sei mesi, un anno» e Di Battista prevede già che «alle prossime elezioni il M5S sarà maggioranza assoluta». Adesso però, volenti o nolenti, ai grillini eletti tocca fare i conti con i primi adempimenti della XVII legislatura: l'elezione dei presidenti delle Camere, le consultazioni per il nuovo governo, l'elezione del presidente della Repubblica. «Aspettiamo i dati ufficiali: prima dobbiamo sapere quanti siamo, contarci. Poi ci riuniremo e ascolteremo la base. Sapevamo di essere l'ago della bilancia», dice Di Battista. La base, la rete, assicurano gli eletti (che non vogliono essere chiamati né onorevoli, né senatori ma «cittadini»), sarà l'unica voce ascoltata. E Grillo? «Siamo totalmente autonomi...», è il refrain.