29 novembre 2023
Aggiornato 06:30
Elezioni 2013

Grillo contestato a Livorno: «Fascista»

«Perché non viene uno di voi a parlare qua? Vi do il microfono», ha immediatamente replicato il comico genovese. «Siamo in democrazia». Quindi ha aggiunto: «Vi riparate nei centri sociali, dite delle cose di cui non sapete nulla sullo sviluppo di questo movimento che non è di destra o di sinistra ma sopra le ideologie»

ROMA - Beppe Grillo è stato contestato in piazza a Livorno dove poco dopo le 17 è iniziato il suo comizio: appena presa la parola dal pubblico un gruppo di ragazzi che ha acceso dei fumogeni, esposto uno striscione e intonato un coro dando al leader del Movimento 5 Stelle del «fascista».

«Perché non viene uno di voi a parlare qua? Vi do il microfono», ha immediatamente replicato il comico genovese. «Siamo in democrazia». Quindi ha aggiunto: «Vi riparate nei centri sociali, dite delle cose di cui non sapete nulla sullo sviluppo di questo movimento che non è di destra o di sinistra ma sopra le ideologie. Questo è un paese antifascista, io sono antifascista».

Grillo ha chiarito quindi ancora una volta quella che era stata definita un'apertura a Casa Pound: «Per entrare nel movimento ci sono quattro regole: devi essere incensurato, non devi essere iscritto né a partiti né a movimenti, non devi aver fatto più di una legislatura, devi essere residente nel posto dove vuoi governare. Siamo un movimento aperto, che non ha ideologie, poi se uno entra ed è fascista e dimostra di essere un violento viene escluso immediatamente. Un mese fa è entrato un massone, lo abbiamo accettato perché aveva i requisiti, poi ci siamo accorti che era un massone e la base lo ha cacciato». Infine, ancora rivolto ai contestatori ha concluso: «Siete vittima di ideologie perché sulle banche e sullo Stato diciamo le stesse cose...».