25 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Elezioni 2013

Quagliariello: Ingroia? Non può candidarsi in Sicilia

«Il dottor Ingroia sa bene che non potrebbe candidarsi in Sicilia nella circoscrizione di Palermo, perché nonostante la mossa tartufesca di farsi autorizzare il fuori ruolo per il Guatemala a luglio con alcuni mesi di anticipo, fino a novembre ha svolto le funzioni di pm e dunque la sua elezione sarebbe nulla»

ROMA - «Il dottor Ingroia sa bene che non potrebbe candidarsi in Sicilia nella circoscrizione di Palermo, perché nonostante la mossa tartufesca di farsi autorizzare il fuori ruolo per il Guatemala a luglio con alcuni mesi di anticipo, fino a novembre ha svolto le funzioni di pm e dunque la sua elezione sarebbe nulla». Lo dichiara Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del PdL al Senato. «Nel tentativo di accaparrare qualche voto in più - prosegue - fa dunque il furbo una seconda volta, candidandosi in tutte le circoscrizioni, Palermo compresa, per poi optare per un territorio diverso e non incorrere nella mannaia della ineleggibilità».

«Ma nella sostanza la legge, che dovrebbe tutelare la genuinità delle elezioni democratiche e garantire l'autonomia e indipendenza della magistratura, viene violata comunque: niente male - insiste Quagliariello - per uno che si proclama paladino della legalità! Avrebbe dimostrato maggior rispetto per i suoi concittadini evitando di candidarsi a Palermo e non mettendosi in lista come specchietto per le allodole ben sapendo - conclude Quagliariello - che in quel territorio non potrà mai essere eletto».