23 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Centrosinistra | Elezioni Politiche 2013

Bersani: Con Monti garanzia di reciproca civiltà

Il Segretario del PD: «Ma se scende in politica tante ne dice e tante se ne sente dire. Monti ha cambiato un po' idea: le cose che prima non erano possibili ora lo sono. Non si capisce come sia possibile»

ROMA - La telefonata con Mario Monti «è stata su temi di governo perché abbiamo in corso delle cose anche non irrilevanti. Poi c'è stata la garanzia di reciproca civiltà di rapporti che c'è sempre stata e ci sarà sempre. Non viene meno la stima». Dopodiché «siamo in campagna elettorale e ognuno dice la sua». Lo ha detto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, interpellato a Tgcom24 sulla telefonata con Monti.
La discesa in campo di Monti, ha aggiunto Bersani, «non me l'aspettavo così, in queste forme. Non mi permetto di dire che ha sbagliato. Ma quando uno scende in politica a quel punto tante ne dice e tante se ne sente dire. Monti ha cambiato un po' idea: le cose che prima non erano possibili ora lo sono. Non si capisce come sia possibile».

Nessuno dice mandiamo i carri armati in Mali - Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha chiesto attenzione per le vicende dell'Africa subsahariana tornate di attualità negli ultimi giorni per la crisi in Mali. «Sta succedendo di tutto a pochi chilometri da noi», ha osservato Bersani, citando esplicitamente solo il Medio Oriente e il Nord Africa. «Nessuno dice che dobbiamo mandare i carri armati - ha continuato - ma dobbiamo tenere gli occhi aperti su quello che succede». Il segretario del Pd ha ricordato che per il consiglio di sicurezza dell'Onu dall'Africa subsahariana passa un ingente traffico di droga. Per questo, ha concluso «non possiamo accettare di lasciare il mondo in mano a criminali».

Il Carroccio tornato al servizio del miliardario - Per il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, i leghisti «sono tornati al servizio del miliardario per avere un seggiolone in Regione. Questa è la sostanza». Lo ha detto durante un comizio a Brescia riferendosi al nuovo accordo tra Pdl e Lega. Quanto all'accusa di un suo «inciucio» con il leader di Sel, Nichi Vendola, Bersani ha ricordato che «Maroni, Berlusconi e Formigoni se ne sono dette di ogni e ora sono di nuovo insieme per ragioni di sopravvivenza del potere».