11 settembre 2024
Aggiornato 02:00
Politiche europee | Vertice UE

Monti: L'Europa sta andando avanti spedita

Il Premier italiano: «Nessuno si illude che la crisi sia andata via per sempre», ma l'Ue sta finalmente rispondendo bene, prendendo le decisioni giuste e poi attuandole «speditamente», come ha fatto in particolare con il sistema unico di vigilanza bancaria, su cui i Ventisette hanno approvato un accordo politico

BRUXELLES - «Nessuno si illude che la crisi sia andata via per sempre», ma l'Ue sta finalmente rispondendo bene, prendendo le decisioni giuste e poi attuandole «speditamente», come ha fatto in particolare con il sistema unico di vigilanza bancaria, su cui i Ventisette hanno approvato un accordo politico. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Mario Monti, durante la conferenza stampa al termine del vertice Ue, oggi a Bruxelles.
«La mia visione più ottimistica deriva dagli avanzamenti realizzati per l'Unione economica e monetaria; ciascuna delle tre decisioni di principio che erano state adottate dopo un lungo dibattito al Consiglio europeo del 28 e 29 giugno è stata ora messa in atto, e devo dire che a giugno non me lo sarei aspettato», ha ricordato Monti.
«Al Consiglio europeo di ottobre - ha proseguito - c'erano state importanti discussioni sull'opportunità di indicare la data del gennaio 2013 come scadenza per l'accordo politico sulla vigilanza bancaria unica; ora ci siamo riusciti, e stiamo già fissando le date per gli ulteriori passi» nella costruzione dell'unione bancaria.
«Pur essendo un osservatore scettico e impaziente, trovo che in questa materia, molto difficile tecnicamente e che investe interessi importanti, si stia andando avanti speditamente», ha aggiunto Monti, avvertendo comunque che, nonostante questa nota ottimistica, sarebbe «saggio incorporare nelle menti di ciascuno che ci vuole altro per considerare scomparsa da questa fase storica ogni minaccia di crisi».

No a ulteriore rafforzamento disciplina di bilancio - Il presidente del Consiglio Mario Monti si è battuto, durante il vertice Ue svoltosi ieri e oggi a Bruxelles, per evitare un ulteriore giro di vite da parte degli oltranzisti del rigore. Approfittando del dibattito sui nuovi strumenti che si stanno progettando al fine di incentivare finanziariamente, con dei veri e propri 'contratti' le riforme economiche per la competitività e la crescita nei paesi dell'Eurozona, i 'falchi' (soprattutto tedeschi, ndr) avrebbero voluto aggiungere un altro strato al già molto cospicuo sistema di misure che vincolano gli Stati membri alla disciplina di bilancio, ha riferito Monti durante la conferenza stampa al termine del Consiglio europeo.
«Lavoreremo a dei contratti che mitighino gli effetti sociali nel breve termine delle riforme» che gli Stati membri realizzeranno per diventare più competitivi, ha spiegato Monti citando un paragrafo delle conclusioni del vertice, durante la sua conferenza stampa finale, questo pomeriggio a Bruxelles. «Qui non siamo nel campo, molto arato negli ultimi anni, della disciplina di bilancio, ma in campo percorso da un vento rinfrescante, quello della primavera di Lisbona 2000». Nel giugno di quell'anno, nella capitale portoghese, un vertice Ue adottò una strategia per la crescita e la competitività basate sull'economia della conoscenza. Quella visione purtroppo «non si è tradotta in riforme effettive che armassero l'Europa con più competitività per far fronte alla globalizzazione», ha lamentato il premier, ricordando che oggi si è rinnovato quel tentativo fallito, con la strategia 'Europa 2020'.

Vertice contro populismo? In Italia non più possibile - Gli ultimi eventi in Italia, con l'accelerazione del cammino verso le elezioni politiche non permettono più di tenere quel vertice Ue di riflessione contro il rischio delle tendenze populistiche e xenofobiche che stava a cuore al premier Mario Monti. Lo ha detto lo stesso presidente del Consiglio durante la sua conferenza stampa al termine del vertice Ue oggi a Bruxelles.
«Sono e resto convinto, e l'ho detto lunedì ai colleghi presenti a Oslo, durante la riflessione comune sull'attribuzione del Nobel della pace all'Ue, che si debba dedicare più tempo e attenzione a questo tema. Ma non mi sembra che il calendario della vita pubblica nazionale consenta» di tenere questo vertice in Italia, ha risposto Monti alla domanda di un cronista.