8 maggio 2024
Aggiornato 12:30
Riforme | Legge elettorale

PD vede la «trappola», premio 10% al partito ultima trincea

Il «blitz» Pier Luigi Bersani l'aveva fiutato già da qualche giorno e non a caso ieri mattina l'Unità già parlava di possibile «trappola» sulla legge elettorale. Una «trappola» che fa andare su tutte le furie il leader democratico

ROMA - Il 'blitz' Pier Luigi Bersani l'aveva fiutato già da qualche giorno e non a caso ieri mattina l'Unità già parlava di possibile «trappola» sulla legge elettorale. Una «trappola» che fa andare su tutte le furie il leader democratico, anche perché durante lo scorso fine settimana un dialogo con il Pdl era ripartito, dopo che il Quirinale aveva chiaramente chiesto una 'soglia' per accedere al premio: la mediazione tra Pdl e Pd si fondava proprio su uno scambio tra un meccanismo che evitasse le preferenze, sgradite anche a Silvio Berlusconi, e un 'premietto' al primo partito del 10%. Poi, però, in commissione al Senato al momento del 'premietto' non c'è traccia e, comunque, il Pdl e l'Udc non sembrano disposti a concedere un 'bonus' superiore al 6%-7%. Senza contare che le parole di Mario Monti dall'Asia suonano come un ultimatum: la riforma dovete farla e sappiate che «tecnicamente» è possibile un intervento del Governo. Come dire: o vi muovete voi, o ci pensiamo noi con un ddl.

Bersani ha alzato la voce: «Così non ci stiamo», ha avvertito. Per il leader Pd la «governabilità» è qualcosa che non può essere messa in discussione, «forse qualcuno teme che governiamo noi». Ma il clima tra i democratici è teso, la sensazione di essere quasi con le spalle al muro aumenta. E' vero che la legge, anche se passasse al Senato, dovrebbe poi superare indenne il voto segreto alla Camera, cosa non facile. Ma quanto detto oggi da Monti fa capire che difficilmente si tornerà indietro dalla 'soglia' per accedere al premio di coalizione, in un modo o nell'altro.

Per il Pd è un grande problema: l'alleanza con Sel e Psi difficilmente potrà raggiungere il 42,5% fissato oggi come 'quorum' per ottenere il premio, il Pd nei sondaggi è ormai al 30%, ma a scapito di Sel che è scesa sotto al 5%. Per questo Bersani chiede un premio del 10% al primo partito, il 'lodo D'Alimonte': in quel modo i democratici potrebbero tentare un 'listone' con Sel e Psi e, grazie al 'premietto' portarsi tra il 40% e il 45%. Ma anche andando solo con il simbolo Pd Bersani può contare di superare il 40%, una situazione che gli permetterebbe ancora di essere in corsa per palazzo Chigi.