Monti: Non credo alla superiorità dei tecnici
«Sono davvero fiero di aver fatto lavorare, non in concerto, ma in modo convergente, i tre partiti politici che compongono la nostra maggioranza». Così il presidente del Consiglio Mario Monti ha spiegato oggi in un'intervista al quotidiano economico francese Les Echos l'impegno politico del suo Governo. Palazzo Grazioli: «Da Berlusconi nessun dietrofront su Monti»
ROMA - «Sono davvero fiero di aver fatto lavorare, non in concerto, ma in modo convergente, i tre partiti politici che compongono la nostra maggioranza». Così il presidente del Consiglio Mario Monti ha spiegato oggi in un'intervista al quotidiano economico francese Les Echos l'impegno politico del suo governo.
«Non credo a una gerarchia» ha risposto Monti a una domanda sulla prevalenza della politica o dell'economia, «non credo che i risultati del mio governo vengano dal fatto che è composto di economisti e di professionisti: ci ha aiutati ma se abbiamo sormontato gli ostacoli più difficili, questo non è dovuto alla nostra natura tecnica». Per Monti, il risultato politico di aver ottenuto l'appoggio dei tre partiti di maggioranza è tanto più rilevante se si considera che «prima questi tre partiti non si parlavano o si insultavano».
Palazzo Grazioli: Da Berlusconi nessun dietrofront su Monti - «Alcuni quotidiani anche oggi si inventano una pretesa contraddizione tra il discorso del presidente Berlusconi a Villa Gernetto del 27 ottobre scorso e le successive dichiarazioni rilasciate a Bruno Vespa». E' quanto si legge in una nota dell'ufficio stampa di palazzo Grazioli.
«Quando Berlusconi dice che non farà campagna elettorale contro il professor Monti, intende giustamente non personalizzare, come mai ha fatto in passato, la prossima scadenza elettorale, ma porre all'attenzione degli elettori tutta quanta la strategia economica del governo dei tecnici. Infatti, nelle righe successive, alla domanda di Vespa in merito all'eventualità di staccare o no la spina al governo, Berlusconi ribadisce la sua linea: 'Dipenderà dall'accettazione o meno da parte del governo delle nostre richieste di modifica alla legge di stabilità'».
Secondo l'ufficio stampa del leader del Pdl «quindi, Berlusconi procede sulla stessa linea di quanto aveva detto sia a Villa Gernetto sia ne giorni ancora precedenti, durante la presentazione del libro del professor Brunetta: 'Siamo dentro una spirale recessiva. Dobbiamo assolutamente uscirne al più presto, invertendo la nostra politica economica'».
«Dov'è il dietrofront? Dov'è la marcia indietro di cui parlano in maniera del tutto strumentale - accusa l'ufficio stampa berlusconiano - alcuni quotidiani? Berlusconi non manca neanche di ribadire 'l'austerità imposta dall'Unione Europea, a noi come ad altri paesi, su pressione di una Germania che svolge un ruolo da Paese egemone'».
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