Formigoni: La Lega non avrà il Governatore
Lo ha detto a Tgcom24 Roberto Formigoni, attuale presidente della Regione Lombardia: «Sarà un uomo del Pdl, se poi vorrà appoggiarlo sarà la benvenuta». Maroni: «Lavoriamo ad alleanza con il Pdl, se no da soli». Santanchè: «Formigoni non si candidi alle primarie»
MILANO - «La Lega che ha mandato in crisi l'alleanza in Lombardia e ha tradito i patti del 2010 che ci impegnavano fino al 2015 in Piemonte, Veneto e Lombardia, e ha tradito l'accordo fatto con Alfano e Formigoni e sottoscritto da Maroni, in sole 36 ore, non può rivendicare un proprio governatore». Lo ha detto a Tgcom24 Roberto Formigoni, attuale presidente della Regione Lombardia.
«Sarà un uomo del Pdl - ha proseguito Formigoni - se poi la Lega vorrà appoggiarlo benvenuta ma non può pretendere di avere il candidato. Ho sciolto il consiglio in una settimana perché vorrei che la Lombardia andasse al voto il 16 dicembre. Il Governo è positivo rispetto a questo, sarebbe un segnale di grande efficienza politica».
Maroni: Lavoriamo ad alleanza con il Pdl, se no da soli - In Lombardia, «non c'è alcun accordo con il Pdl: noi abbiamo le idee chiare ed abbiamo fatto delle primarie, adesso vediamo: se si riuscirà a costruire l'alleanza con il Pdl bene, se no andremo da soli». Così, a margine di un incontro con le professioni a Milano il segretario della Lega, Roberto Maroni, ha commentato l'ipotesi di un accordo con il Pdl per il dopo Formigoni. Quanto alle primarie annunciate dal Pdl, secondo Roberto Maroni, «sono interessanti e utili per ristrutturare tutto il centrodestra, se saranno di coalizione» e la Lega potrebbe essere interessata «se c'è un percorso di riorganizzazione dell'alleanza, depurata dalle cose negative».
Sulla data delle elezioni, invece Maroni ha osservato che «deciderà il prefetto: noi siamo pronti anche a votare subito».
Santanchè: Formigoni non si candidi alle primarie - «Formigoni dovrebbe pensarci bene se presentarsi o meno alle primarie, se mi chiedesse un consiglio io non glielo consiglierei...». Lo afferma Daniela Santanchè che plaude al ritorno in campo di Silvio Berlusconi.
«Noi candidati alle primarie facciamo tutti un passo indietro perché non possiamo usurpare quel posto, quel posto è stato ed è di Berlusconi, saremmo tutti usurpatori» conclude la Santanchè intervistata a Tgcom24.
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