6 maggio 2024
Aggiornato 02:31
Politiche europee | Vertice UE

Merkel, Monti e il «gioco dell'oca»

Il presidente del Consiglio italiano, Mario Monti, non ha risparmiato le frecciate ironiche contro gli ultrarigoristi del Nord Europa, ma sulla ricapitalizzazione «retroattiva» delle banche il cancelliere tedesco Angela Merkel, ha gelato le aspettative dei partner. Come un gioco dell'oca in cui si ritorna sempre al punto di partenza

BRUXELLES - Il presidente del Consiglio italiano, Mario Monti, non ha risparmiato le frecciate ironiche contro gli ultrarigoristi del Nord Europa, durante la sua conferenza stampa finale del vertice Ue oggi a Bruxelles. Ma proprio su una delle decisioni più importanti del summit, la possibilità di ricapitalizzare 'direttamente' entro il 2013 le banche in crisi (soprattutto spagnole) con i prestiti dell'Esm, il Fondo di salvataggio dell'Eurozona, il cancelliere tedesco Angela Merkel, ha gelato le aspettative dei partner. Come un gioco dell'oca in cui si ritorna sempre al punto di partenza.

L'oltranzismo della Merkel - Il Consiglio europeo doveva soprattutto consolidare le decisioni prese al precedente vertice del 28 e 29 giugno, in particolare sull'attuazione a tappe forzate del sistema di vigilanza bancaria unica per l'Eurozona, prima tappa dell'unione bancaria, e sulla e sulla predisposizione del meccanismo di ricapitalizzazione diretta delle banche da parte dell'Esm, dal momento in cui la vigilanza unica sarà operativa. Con l'obiettivo dichiarato di spezzare il circolo vizioso fra crisi bancarie e crisi del debito sovrano.
Subito dopo la fine del summit, tuttavia, Merkel ha confermato le posizioni oltranziste del suo ministro delle Finanze, Wolfgang Schaueble, contro l'applicazione 'retroattiva' di questo meccanismo alle banche attualmente in crisi. In altre parole, per Merkel, il combinato disposto della sorveglianza unica bancaria per l'Eurozona e della ricapitalizzazione diretta degli istituti di credito non potrà servire a risolvere la crisi attuale, ma potrà essere utilizzato solo per le crisi future.

Cameron minaccia veto su bilancio comunitario - Il premier britannico David Cameron ha minacciato di imporre il veto sul bilancio dell'Unione europea: Londra non lo voterà se non sarà positivo per la Gran Bretagna, ha avvertito Cameron al termine del vertice europeo a Bruxelles. Le trattative, ha aggiunto, secondo quanto riporta Dow Jones, rappresentano un'opportunità per riesaminare gli equilibri sulla questione tra Ue e Regno Unito.

Spagna e Portogallo verso lo sciopero generale - Uno sciopero generale di tutta la penisola iberica, il 14 novembre prossimo, a cui si potrebbero aggiungersi proteste analoghe in Grecia e andando ben oltre creando una ondata di proteste sincronizzate in tutta l'area euro. E' lo scenario che si profila dopo che ieri una Confederazione europea dei sindacati ha proclamato una giornata di iniziative a favore della solidarietà europea per il 14 novembre, tra scioperi, manifestazioni e raduni.
Secondo il quotidiano El Pais questo si concretizzerà in Spagna in uno sciopero generale vero e proprio che i due maggiori sindacati del paese, il Ccoo e l'Ugt si apprestano a proclamare. E sciopero generale sarà anche ion Portogallo lo stesso giorno, puntando alla paralisi di tutta la penisola.