Patroni Griffi: Siamo in dirittura d'arrivo

ROMA - «Soddisfazione»: è questa la reazione del ministro della Pa Filippo Patroni Griffi dopo l'approvazione al Senato, in terza lettura, del ddl anticorruzione. Un sentimento motivato anche dal «livello di condivisione nel voto finale: è importante perché la consapevolezza è stata piena, il Parlamento ha votato con una larga maggioranza».
«E' una legge perfettibile ma importante per la lotta alla corruzione, sapete bene - ha detto rivolgendosi ai cronisti presenti - quanto costi al Paese».
«Sono più che ragionevolmente ottimista - ha concluso rispondendo a una domanda sui tempi prevedibili per l'approvazione definitiva del ddl - ormai siamo in dirittura d'arrivo».

La corruzione crea un danno economico e mina uguaglianza - «Credo sia ormai diffusa la consapevolezza dell'importanza centrale delle politiche di prevenzione, evitando i danni causati dalla corruzione, che sono in primo luogo di natura economica». Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, intervenendo nell'Aula del Senato che sta esaminando il ddl anticorruzione. «E' sicuro - ha aggiunto - che la corruzione alteri profondamente il sistema economico e che alteri i meccanismi della concorrenza del mercato, con costi impropri per le imprese. Ma ci sono anche ricadute sul piano etico e sociale. La corruzione mina in radice il principio di uguaglianza, se questa vuole dire pari opportunità di tutti i cittadini nel realizzare le proprie aspirazioni».
«In Italia è mancata fino ad oggi una politica organica di contrasto alla corruzione» ha concluso il ministro, «con questo provvedimento credo che per la prima volta ci sia una proposta in questo senso, l'impegno sarà quello di attuarla».