Napolitano: Andare oltre la moneta unica
La difesa dell'Euro, ma anche l'emergenza del lavoro per i giovani e il rilancio della crescita in Europa. Sono questi i temi su cui ha insistito oggi il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Madrid per ricevere il premio Nueva economia e partecipare al Cotec, il simposio economico promosso da Italia, Spagna e Portogallo
MADRID - La difesa dell'euro, ma anche l'emergenza del lavoro per i giovani e il rilancio della crescita in Europa. Sono questi i temi su cui ha insistito oggi il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Madrid per ricevere il premio Nueva economia e partecipare al Cotec, il simposio economico promosso da Italia, Spagna e Portogallo.
DALL'EURO NON SI TORNA INDIETRO - Il Capo dello Stato ribadisce ancora una volta che la scelta della moneta unica è irreversibile: «Dall'euro non si torna indietro, quindi non resta che andare avanti con i provvedimenti necessari, compresi gli ulteriori trasferimenti di sovranità per consolidare l'unione economica e monetaria», ha spiegato rivolgendosi anche a quelle forze politiche e a personalità come l'ex premier Silvio Berlusconi che hanno recentemente criticato questa scelta: «Abbiamo messo a tacere le voci che irresponsabilmente profetizzavano la fatale implosione dell'euro». E ancora Napolitano ha ammonito: «non si può discettare a cuor leggero sulle disastrose ricadute a catena di una disintegrazione dell'euro, sull'intero sistema economico e mondiale. Perchè, non facciamoci illusioni: non ci sarebbero nè vinti nè vincitori, solo economie prostrate, tensioni commerciali acute, fenomeni di impoverimento e fortissimi disagi sociali, una recessione mondiale il cui spettro non può non suscitare timori a Londra, New York e Shanghai».
EMERGENZA GIOVANI - Quindi il suo pensiero si è rivolto ai giovani e alla loro ansia per il futuro, su questo Napolitano ha auspicato uno «sforzo comune» di Italia e Spagna, i due paesi più colpiti dalla crisi e dalla disoccupazione affinchè «favoriscano l'avvio di una ripresa che crei occupazione altrimenti - ha avvertito - avremo una generazione persa». Questa «è la prima emergenza alla quale i governi sono chiamati a rispondere, pur nel rispetto delle strettoie finanziarie».
PATTO DECISIVO PER L'EUROPA - Ma l'Europa non è solo moneta unica e politica economica, anzi la crisi ha dimostrato quanto sia indispensabile uno scatto anche dal punto di vista istituzionale e qui prendendo in prestito le parole di Mario Draghi, Napolitano ha ricordato che «integrazione economica e integrazione politica possono andare in parallelo». Il tema va affrontato con coraggio, pur senza forzature, ma «procedendo per stadi, distinguendo tra innovazioni attuabili sulla base del Trattato di Lisbona , emendamenti circoscritti al Trattato che possono essere introdotti anche con procedure di revisione semplificata, e quindi riforma organica dei Trattati che abbracci il nodo delle competenze e passi attraverso la convocazione di una nuova Convenzione». L'integrazione e il rafforzamento dell'Unione politica sono due temi su cui il Presidente insiste da tempo perciò non poteva che apprezzare le recenti prese di posizioni dei ministri dell'Economia Grilli e Schaueble quali «forti voci favorevoli a compiere quell'ulteriore salto che le circostanze impedirono con il Trattato di Lisbona» ossia quel che Barroso chiama «un patto decisivo per l'Europa».
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