Oggi primo «visto» Consulta su conflitto Quirinale-PM
La Corte costituzionale riunita in Camera di consiglio deciderà oggi sull'ammissibilità del conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato sollevato dal Quirinale contro la Procura di Palermo per la mancata distruzione delle intercettazioni delle conversazioni telefoniche del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con il Ministro Mancino
ROMA - La Corte costituzionale riunita in Camera di consiglio deciderà oggi sull'ammissibilità del conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato sollevato dal Quirinale contro la Procura di Palermo per la mancata distruzione delle intercettazioni delle conversazioni telefoniche del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con l'ex ministro dell'Interno ed ex vicepresidente del Csm Nicola Mancino, sottoposto a sorveglianza dai pm siciliani nell'ambito dell'indagine sulla trattativa Stato-mafia.
La decisione in giornata - Trattandosi indiscutibilmente di due poteri dello Stato, è considerata assai probabile l'ammissione del conflitto da parte dei giudici della Consulta, che nei prossimi mesi dovranno poi esaminare il merito della questione, cioè la decisione della Procura di conservare i nastri, contestata dal Quirinale che vi ha ravvisato una lesione delle prerogative presidenziali.
Dell'esame del caso sono stati incaricati, dal presidente Alfonso Quaranta, due relatori, entrambi di nomina parlamentare: i giudici Gaetano Silvestri e Giuseppe Frigo. La decisione sull'ammissibilità, secondo quanto si apprende da fonti della Consulta, potrebbe essere resa nota già oggi in giornata.
Mozione IdV agita partiti, il voto dell'Aula potrebbe slittare - Agita i gruppi parlamentari la mozione presentata da Antonio Di Pietro per impegnare l'esecutivo ad autorizzare la costituzione di parte civile dello Stato nel processo di Palermo sulla trattativa Stato-mafia: il documento firmato dai deputati Idv e da quattro finiani (Fabio Granata, Angela Napoli, Aldo Di Biagio e Nino Lo Presti) è stato discusso ieri in Aula alla Camera, è all'ordine del giorno della seduta di mercoledì - stesso giorno della Camera di Consiglio alla Consulta sul conflitto di attribuzioni Quirinale-Procura di Palermo - in fondo ad altri argomenti ma potrebbe essere messo ai voti non prima di giovedì prossimo se non addirittura la prossima settimana.
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