23 aprile 2024
Aggiornato 20:30
MoVimento 5 Stelle | Caso Favia

Grillo vs Favia, scoop concordato?

La polemica scatenata dal «fuori onda» di «Piazza pulita» non accenna a spegnersi, il regno degli «anti-partito» si ritrova da giovedì impegnato in uno scontro interno che non ha nulla a che invidiare a quelli che possono verificarsi nel Pdl o nel Pd e la «gola profonda» Giovanni Favia arriva perfino a copiare Gianfranco Fini nel rispondere a Beppe Grillo

ROMA - Torna buono Rino Formica, secondo il quale la politica è un mix di «sangue» e altro materiale organico non proprio nobile, per commentare gli ultimi giorni del Movimento 5 Stelle. La polemica scatenata dal 'fuori onda' di 'Piazza pulita' non accenna a spegnersi, il regno degli 'anti-partito' si ritrova da giovedì impegnato in uno scontro interno che non ha nulla a che invidiare a quelli che possono verificarsi nel Pdl o nel Pd e la 'gola profonda' Giovanni Favia arriva perfino a copiare Gianfranco Fini nel rispondere a Beppe Grillo.

LA «RICOSTRUZIONE» DI GRILLO - Il comico-blogger-leader ha pubblicato sul suo sito internet una ricostruzione dello scoop di 'Piazza Pulita' fatta dal giornalista free-lance Maurizio Ottomano, versione che evidentemente Grillo fa propria: secondo questo racconto, ci sono diversi indizi a sostegno della tesi del 'complotto', ovvero del fatto che Favia avrebbe in realtà criticato il Movimento ben consapevole che il giornalista lo stava registrando. Tutto, secondo la ricostruzione, sarebbe stato concordato prima, tra il consigliere regionale dell'M5S e il giornalista di 'Piazza Pulita', in modo da far sembrare che le dichiarazioni fossero state carpite con l'inganno. La tesi, sostenuta da Ottomano e rilanciata da Grillo, è che «la fine mandato, prossima per Favia che è già alla seconda legislatura e quindi non più candidabile nel M5S, potrebbe essere il movente di questa intervista concordata e il 'do ut des' per il passaggio ad altra formazione politica, probabilmente il Pd o affini (tanto non cambia di molto la sostanza)». Insomma, Favia si sarebbe prestato volontariamente allo 'scoop' per accreditarsi presso qualche altro partito, magari quello di Bersani. Del resto, chiosa Ottomano, «Favia non è lo sprovveduto che pensiamo in balia del giornalista cattivo e di una tecnologia sconosciuta. Il nostro Favia è abituatissimo alle interviste».

LA REPLICA: CHE FAI, MI CACCI? - Poco dopo, sempre via web, come è normale nell'M5S, Favia replica, facendo al memorabile «che fai, mi cacci?» rivolto da Fini a Berlusconi il giorno della rottura definitiva: «Non ho nessuna intenzione di andare nel Pd. L'M5S è sempre stata ed è la mia casa. Che fai mi cacci?».

SALSI: AFFRONTARE IL PROBLEMA DELLA DEMOCRAZIA INTERNA - «Credo che la cosa fondamentale da fare in questo momento sia capire il disagio che ha segnalato Favia in quel fuorionda che porta a galla il reale problema di democrazia all'interno nel Movimento 5 Stelle e affrontarlo nello specifico, in maniera tale da arrivare alle politiche effettivamente con un percorso condiviso, con le idee chiare e con delle candidature che siano partecipate dal maggior numero di persone che vogliono contribuire al Movimento e al bene pubblico di questo paese». Lo ha detto questa mattina nel corso della trasmissione Omnibus in onda su La7 Federica Salsi, consigliere comunale di Bologna del Movimento 5 Stelle, commentando le dichiarazioni del grillino Giovanni Favia contro Gianroberto Casaleggio.

PIZZAROTTI: CONGRESSO PRIMA DELLE ELEZIONI - «Siamo in una fase di transizione». E poichè di «incontri a livello nazionale ne sono già stati fatti Bologna Firenze Milano ora, in vista delle elezioni politiche, un congresso sarebbe auspicabiole». Se ne è detto convinto il sindaco grillino di Parma Federico Pizzarotti, all'indomani della bufera nel Movimento 5 Stelle innescato dal fuori onda in cui Giovanni Favia ha denunciato il ruolo di vertice occulto di Gianroberto Casaleggio.