26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Festa del PD a Ravenna

Bersani: Governeremo con le nostre idee

L'obiettivo del Partito democratico sarà quello di prendersi la propria responsabilità per guidare il Paese e risollevarlo dalla crisi in cui è caduto. Per il segretario Pier Luigi Bersani sarà una «sfida difficile» anche perché «tutti vorranno tagliarci la strada»

RAVENNA - L'obiettivo del Partito democratico sarà quello di prendersi la propria responsabilità per guidare il Paese e risollevarlo dalla crisi in cui è caduto. Per il segretario Pier Luigi Bersani sarà una «sfida difficile» anche perché «tutti vorranno tagliarci la strada», ma «io non mi impressiono» perché il partito sarà in grado di «fare leva sulla gente onesta e perbene».
«Il tema di fondo - ha spiegato Bersani a Ravenna parlando ai volontari della Festa del Pd - è la nostra responsabilità davanti al Paese: dobbiamo prenderci la responsabilità senza paura, senza raccontare favole; c'è da dare fiducia non con le idee degli altri, ma con le nostre idee e con i nostri lavori».
Questa per il segretario è una «sfida difficile: tutti vorranno tagliarci la strada, tutti da un verso all'altro. Io per me non mi impressiono, so che di gente onesta e perbene ce n'è tanta e faremo leva su quella gente lì: quella sarà la nostra forza». In ogni caso sarà «un' operazione difficile», ma «noi metteremo dentro più giustizia e più valori».
Il segretario del Pd è stato applaudito a lungo da circa un centinaio di volontari della Festa dell'Unità di Ravenna che oggi ha ricordato l'assessore Gabrio Maraldi morto martedì notte dopo un turno come volontario al ristorante Lo Scoglio stroncato da un infarto.

Possiamo sì morire, ma a noi non ci ammazza nessuno - «Noi possiamo morire, ma a noi non ci ammazza nessuno». Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ricordando la figura di Gabrio Maraldi, l'assessore all'Urbanistica del Comune di Ravenna che è morto martedì notte per un infarto dopo aver concluso il suo turno come volontario in un ristorante della Festa dell'Unità nella città romagnola.
Bersani, che ha partecipato nel pomeriggio alla commemorazione di Maraldi in piazza del Popolo a Ravenna assieme al sindaco Fabrizio Matteucci, ha voluto incontrare i volontari della Festa al Pala De Andrè. «Grazie a tutti di quello che fate - ha detto il segretario -. Avete fatto bene ad andare avanti, a non chiudere la festa: Gabrio ha vissuto qui fino all'ultimo minuto e non ci si poteva fermare».
Il segretario ha anticipato che la figura dell'assessore ravennate sarà ricordata domenica pomeriggio alla chiusura della Festa democratica nazionale a Reggio Emilia «Era una persona veramente forte e impegnatissima anche dopo tanti anni da amministratore una persona onesta e stimata; non è facile sostituire una persona così». Bersani nel suo breve intervento con i volontari ha ricordato «l'idea della dignità dell'amministratore, del valore di un amministratore buono per la città. Non mettiamo tutti nel mucchio» quando si parla di casta e antipolitica.

Favia dimostra che mi rendo conto di chi comanda - «Le cose che ha detto Favia dimostrano che io mi rendo perfettamente conto e mi sono reso perfettamente conto» di chi veramente comanda dentro al Movimento 5 Stelle. Lo ha detto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, interpellato sulle dichiarazioni del consigliere regionale dell'Emilia Romagna Giovanni Favia, catturate a microfoni spenti in un servizio di 'Piazza pulita', su La7. Secondo il grillino emiliano-romagnolo il vero leader del movimento non è Beppe Grillo ma Gianroberto Casaleggio, e di ciò gli altri leader del movimento non si renderebbero conto.