19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Il Governo e le politiche fiscali

Monti: Il problema dell'Italia all'estero è l'evasione fiscale

Il Premier a «Tempi»: l'Italia si trova in uno stato di difficoltà soprattutto a causa di questo fenomeno e si trova da questo punto di vista in uno «stato di guerra». Lega a Monti: Aziende che chiudono è stato di guerra. Cancellieri: Contro l'evasione, ma la gogna è di altri tempi. Casini: La patrimoniale incentiverebbe la fuga di capitali

ROMA - «L'evasione fiscale produce un grosso danno nella percezione del Paese all'estero», «l'Italia si trova in uno stato di difficoltà soprattutto a causa di questo fenomeno e si trova da questo punto di vista in uno 'stato di guerra'». Lo dice il presidente del Consiglio Mario Monti, in una intervista al direttore di 'Tempi', Luigi Amicone.
«La notorietà pubblica del nostro alto tasso di evasione - spiega Monti con un riferimento al Nord Europa - contribuisce molto a indisporre nei confronti dell'Italia quei paesi verso i quali di tanto in tanto potremmo aver bisogno di assistenza finanziaria». Proprio i paesi nordeuropei pensano che «l'Italia è un paese molto ricco, però lo stato ha un fortissimo debito pubblico che magari richiederà domani di aiutarla a rinnovare; eppure ci sono italiani ricchi o medi che sistematicamente non pagano le tasse».
Per tutti questi motivi, ragiona il premier, «l'evasione fiscale produce un grosso danno nella percezione del paese all'estero». E' necessaria, dunque, un'azione decisa.
«Io stesso, fino a poche settimane fa, quando sono stato anche ministro dell'Economia e delle Finanze e quindi responsabile dell'Agenzia dell'entrate e responsabile politico della Guardia di Finanza, ho sempre incoraggiato fortemente le persone che vi lavorano a fare una dura lotta all'evasione - conclude Monti -. La seria lotta all'evasione può comportare la necessità di momenti di visibilità che possono essere antipatici. Ma che hanno un forte effetto preventivo nei confronti degli altri cittadini».

Lega a Monti: Aziende che chiudono è stato di guerra - «Monti dice che siamo in uno stato di guerra in tema di evasione fiscale, ha ragione per metà: mentre sul lavoro nero il governo è inerte, ad esempio i vaucher in agricoltura in meridione praticamente non esistono, mentre esiste quasi solo lavoro nero e sfruttamento di immigrati, dall' altro lato le piccole e medie imprese sono sotto il bombardamento di Equitalia». Così il responsabile Fisco, Finanze ed Enti Locali della Lega Nord, Massimo Garavaglia, replica al presidente del Consiglio.
«Ci sono aziende - rimarca Garavaglia - che si inventano fatturati per poter finire di pagare il capannone ed altre che chiudono per richieste dell'agenzia delle entrate assurde che però vanno pagate anticipatamente. Appunto uno stato di guerra», conclude il parlamentare della Lega.

Cancellieri: Contro l'evasione, ma la gogna è di altri tempi - L'impegno a contrastare l'evasione fiscale deve essere prioritario, ma costringere alla «gogna» chi non paga le tasse pubblicando, come hanno deciso di fare in Inghilterra i loro volti su internet, è un'azione da «lasciare ad altri tempi». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, commentando la notizia della 'caccia agli evasori' nel Regno Unito attraverso la pubblicazione su un sito delle foto di chi non ha pagato le tasse.
«Bisogna lavorare seriamente per contrastare il fenomeno dell'evasione - ha spiegato Cancellieri al termine di un incontro in Prefettura a Bologna -, ma la gogna lasciamola ad altri tempi, ad altri momenti storici».
«Non so bene cosa abbiano deciso a Londra - ha aggiunto - quindi preferirei vedere il provvedimento» per valutare la possibilità di un'esperienza simile anche in Italia.

Di Pietro: Finora Monti ha dichiarato guerra alle fasce deboli - «Fino ad oggi il governo Monti ha dichiarato guerra ai lavoratori, alle fasce sociali più deboli della popolazione, al ceto medio e alle imprese che investono in Italia: categorie massacrate da provvedimenti iniqui e inadeguati a rilanciare la crescita e l'economia del Paese. Il presidente del Consiglio si impegni a contrastare realmente corruttori ed evasori, faccia davvero la guerra ai ladri di Stato, con i fatti e non con le parole». Lo scrive su Facebook il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

Casini: La patrimoniale incentiverebbe la fuga di capitali - «Sono fermamente contrario a un'imposta patrimoniale che, al momento, finirebbe solo per incentivare ulteriormente la fuga di capitali e graverebbe in gran parte su chi è già stato tartassato dall'Imu». Lo scrive sul suo blog Pier Ferdinando Casini, leader Udc.