29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Tagli Tribunali, la decisione del Governo

Severino: Lotta alle mafie priorità del Governo

Il Ministro della Giustizia: Nel ridurre la «sforbiciata» ai Tribunali il Governo ha operato seguendo una linea precisa: mantenere «un forte presidio giudiziario nei territori caratterizzati da una significativa presenza della criminalità organizzata»

ROMA - Nel ridurre la 'sforbiciata' ai tribunali il governo ha operato seguendo una linea precisa: mantenere «un forte presidio giudiziario nei territori caratterizzati da una significativa presenza della criminalità organizzata». Perchè il governo sul fronte della lotta alle mafie «non intende in alcun modo arretrare, neanche sul piano simbolico». Lo ha spiegato il ministro della Giustizia, Paola Severino, al termine della riunione del Consiglio dei ministri che ha varato in via definitiva il provvedimento di revisione della geografia giudiziaria.

IL PARERE DEL CSM - Il Guardasigilli ha spiegato di avere «letto con grande attenzione il parere del Csm, prevalentemente incentrato su aspetti organizzativi, e delle commissioni parlamentari, analizzando tutti i profili emersi. Ho registrato posizioni tra di loro diversificate e, in piena sintonia col Consiglio dei ministri, abbiamo deciso di valorizzare quella che risulta essere invece una comune linea direttrice: il mantenimento di un forte presidio giudiziario nei territori caratterizzati da una significativa presenza della criminalità organizzata».

RISCHI SUL FRONTE DELLA LOTTA ALLE MAFIE - «Avevo più volte espresso - ha aggiunto Severino - la mia apertura ad approfondimenti su questo punto: le audizioni parlamentari dei procuratori distrettuali, le indicazioni sia pure generali espresse dal Csm nel proprio parere, le richieste delle commissioni Giustizia di Camera e Senato hanno segnalato la preoccupazione che la soppressione di tribunali in quelle aree potesse comportare rischi sul fronte della lotta alle mafie. Un terreno questo - ha sottolineato - su cui il Governo non intende in alcun modo arretrare, neanche sul piano simbolico».
«Per queste ragioni - ha spiegato ancora Severino - sono state espunte, dall'iniziale elenco di 37 Tribunali e relative Procure, le sedi in zone ad alta concentrazione di criminalità organizzata, con l'unica eccezione di Rossano, il cui accorpamento a Castrovillari è giustificato dalla presenza di una criminalità mafiosa omogenea, dalla contiguità territoriale dei due circondari e dalla facilità di comunicazione tra i territori».

SOPPRESSE TUTTE LE SEZIONI DISTACCATE - «È stata invece confermata - ha concluso il Guardasigilli - la soppressione di tutte le sezioni distaccate, nonostante le richieste di mantenimento di alcune di esse, poiché l'esperienza sin qui fatta dimostra che si tratta di un modello organizzativo precario ed inefficiente sotto il profilo della produttività e della carenza di specializzazione con un impiego di risorse spropositato rispetto alle esigenze».