9 dicembre 2024
Aggiornato 15:00
Lotta alla criminalità

'Ndrangheta, due arresti e sequestro di beni alla cosca Alvaro

Operazione della Guardia di Finanza di Reggio Calabria. Enna, strage di Catenanuova: arrestati 2 pluripregiudicati. Comuni commissariati, D'Alia: «Da Cdm scelta saggia». Giovani Libera, domani incontro con Caselli e Sabella

REGGIO CALABRIA -  I militari del GICO del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, in collaborazione con i colleghi romani dello S.C.I.C.O. e della Compagnia di Palmi, hanno notificato a due soggetti riconducibili alla cosca di 'ndrangheta Alvaro più nota come «Carni i cani»,storicamente territorio di Sinopoli in provincia di Reggio Calabria, storicamente retta dal boss Carmine Alvaro cl. '53, inteso «U Cupirtuni». Le accuse vanno dall'intestazione fittizia di beni, all'aver agevolato la consorteria criminale degli Alvaro,ad altro.

A finire in manette su disposizione del G del tribunale reggino su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia sono stati: Maria Carmela Alvaro, moglie del boss Carmine, e Carmine Alvaro, classe 68, genero della prima.

Alla moglie di quest'ultimo, Grazia Alvaro è stato notificato,invece, un avviso di garanzia per gli stessi reati. Lo stesso Gip distrettuaale, ha disposto  anche il sequestro di un appartamento sito in Sant'Eufemia d'Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria nella disponibilità, proprio di Grazia Alvaro.