Rossella Urru in Italia: sto bene, spero di tornare in Africa
La Cooperante accolta ieri a Ciampino da familiari, il Premier Monti, i ministri degli Esteri, Giulio Terzi, della Cooperazione, Andrea Riccardi, e il sottosegretario Gianni De Gennaro. Rapitori: Riscatto di 15 milioni per lei e due spagnoli
ROMA - Rossella Urru è atterrata ieri sera all'aeroporto di Ciampino a Roma. Ad accoglierla, con i familiari, c'erano il premier Mario Monti, i ministri degli Esteri, Giulio Terzi, della Cooperazione, Andrea Riccardi, e il sottosegretario Gianni De Gennaro. «I suoi familiari - ha detto Monti - hanno avuto una forza straordinaria. L'Italia, la Sardegna in primo luogo hanno manifestato affetto e palpitazione, così come tutti gli organi dello Stato che ringrazio per essersi prodigati. Rossella ha dedicato e sta dedicando la vita ad attività di cooperazione e tutto il mondo della cooperazione le è stato vicino, in particolare S. Egidio accanto agli organi dello Stato. Bentornata».
Dal canto suo, la cooperante liberata in Mali dopo 9 mesi di prigionia ha rivelato: «A volte ho avuto paura, ma sono stata trattata bene. Ora sto bene, finalmente è finita». Rossella ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno «lavorato per riportarmi a casa». «Spero - ha detto - di poter continuare a lavorare nella cooperazione, credo sia una cosa molto importante. Ho vissuto in prima persona il rischio, ma spero che questo non fermi me e tutto il resto della cooperazione». La giovane cooperante non ha escluso di poter tornare anche in Africa.
Una fonte che ha partecipato alle trattative per la liberazione della Urru e degli altri due ostaggi spagnoli, Enric Gonyalons e Ainhoa Fernandez Rincon, ha fatto sapere che sono stati liberati in cambio del rilascio di tre islamici. «C'è stato uno scambio per la loro liberazione - ha detto un mediatore - Abbiamo consegnato nel Nord del Mali un uomo detenuto in Mauritania, e un secondo islamico è stato liberato ieri in Mauritania. Un terzo sarà liberato in Niger».
Rapitori: Riscatto di 15 milioni per lei e due spagnoli - E' stato pagato un riscatto di 15 milioni di euro per il rilascio di Rossella Urru e dei due cooperanti spagnoli tornati in libertà due giorni fa in Mali dopo essere stati rapiti lo scorso ottobre in Algeria. E' quanto ha dichiarato un portavoce del gruppo che ha rivendicato il sequestro, Movimento per l'Unicità e il Jihad nell'Africa Occidentale. «Abbiamo ricevuto 15 milioni di euro per il rilascio dei tre ostaggi e abbiamo anche ottenuto il rilascio di un combattente imprigionato dalla Mauritania», ha detto Walid Abu Sarhaoui alla France presse. Il sito di informazioni della Mauritania, Ani, ha riferito invece di un riscatto di due o tre milioni di euro. Il portavoce del gruppo ha quindi messo in guardia «gli occidentali che vogliono avventurarsi nei campi del fronte Polisario» (movimento per la liberazione del Sahara occidentale) nella zona di Tinduf, nell'ovest dell'Algeria, dove Rossella Urru, Enric Gonyalons e Ainhoa Fernandez Rincon vennero sequestrati il 23 ottobre scorso.