Al Gay Pride di Viareggio attese 20mila persone
L'IdV deposita proposta legge, a prima firma di Antonio Di Pietro, per il riconoscimento dei matrimoni. L'assessore regionale Scaletti «celebrerà» 20 matrimoni civili
FIRENZE - Domani, per le strade di Viareggio si terrà un Gay Pride, al quale sono attese circa 20 mila persone. Nell'occasione, l'assessore alla Cultura della Regione Toscana, Cristina Scaletti (Idv) celebrerà simbolicamente una cerimonia civile per una ventina di coppie dello stesso sesso. La cerimonia sarà alle 19.30. «Fare un gesto simbolico servirà per ricordare quanto sia fondamentale garantire i diritti che mancano ancora in Italia per le coppie omosessuali. Non solo il riconoscimento di una dignità affettiva, ma anche quelli legati all'assistenza sanitaria, ai congedi lavorativi, al permesso di soggiorno nel caso in cui il partner sia extracomunitario», spiega Scaletti. Il palco sarà sul carro del comitato organizzatore del Pride che si fermerà in piazza Puccini. Inizio del Pride alle 18, con partenza dalla stazione. I carri saranno sei e il corteo sarà lungo tre chilometri.
Idv deposita proposta legge per riconoscimento matrimoni - Italia dei Valori, a prima firma Antonio Di Pietro, ha presentato alla Camera la proposta di legge, n. 5338, recante 'Modifiche al codice civile in materia di eguaglianza nell'accesso al matrimonio in favore delle coppie formate da persone dello stesso sesso. «Dopo gli interventi della Corte costituzionale e di quella di Cassazione, che hanno riconosciuto la rilevanza sociale delle famiglie formate da persone dello stesso sesso, nonché la necessità di garantire i diritti fondamentali delle persone che le compongono, inclusi i loro figli, è giunto il momento che il legislatore si assuma la responsabilità storica di rendere egualitario il matrimonio civile», hanno affermato il leader dell' Idv Italia dei Valori, Antonio Di Pietro,diritti civili e associazionismo del partito, Franco Grillini, presentando l'iniziativa.
«La scelta dell'Italia dei Valori di investire su un tema di civiltà giuridica così rilevante mettendo da parte altre ipotesi di intervento legislativo che non assicurerebbero una totale uguaglianza e il riconoscimento della stessa dignità sociale a tutti i cittadini, come richiesto dalla nostra Costituzione - hanno sottolineato Di Pietro e Grillini - si colloca nella scia della stessa scelta operata da altri paesi che hanno la nostra stessa tradizione giuridica e con i quali condividiamo il riconoscimento degli stessi diritti fondamentali».
«Il Primo ministro francese - hanno ricordato - ha annunciato solo due giorni fa in Parlamento che dal primo semestre del 2013 anche in Francia il matrimonio diventerà egualitario, così come già avvenuto in Spagna, Portogallo, Belgio, Danimarca, Olanda, Norvegia, Svezia e Islanda, solo per limitarci all'Europa». Concludono Di Pietro e Grillini: «Siamo all'interno di un movimento della storia che, in materia di diritti civili e fondamentali, sta costruendo, sulla saldezza dei nostri principi, una società che cancella le discriminazioni e attribuisce pieno valore alle differenze e alla dignità delle persone. Le persone con orientamento omosessuale devono poter accedere al matrimonio e vivere fino in fondo il proprio progetto di vita famigliare e di genitorialità, ove desiderata, così come fino ad oggi è stato possibile per le coppie eterosessuali».
Arcigay apprezza il pdl Di Pietro: «Il matrimonio è un diritto» - «Antonio Di Pietro è il primo leader di partito italiano a esprimere concretamente il proprio sostegno al matrimonio tra persone dello stesso sesso. E lo ha fatto, con la presentazione alla Camera, di una proposta di legge intitolata 'Modifiche al codice civile in materia di eguaglianza nell'accesso al matrimonio in favore delle coppie formate da persone dello stesso sesso' che lo vede in veste di primo firmatario. L'Italia dei valori reintroduce così a pieno titolo nell'agenda politica del Paese la questione dei diritti negati a gay e lesbiche, dopo l'estromissione voluta dal Vaticano e da una politica genuflessa e incapace di produrre novità e interpretare il futuro». in una nota il presidente nazionale di Arcigay Paolo Patanè, in una dichiarazione ha espresso apprezzamento per l'iniziativa parlamentare Idv a favore del riconoscimento dei matrimoni gay.
- 07/02/2017 Boschi rivendica le unioni gay, il prof della Normale: «Dante la metterebbe all'Inferno»
- 15/11/2016 Non siamo gay, ma ci “uniamo civilmente”. Una coppia di amici conviventi si sposa per convenienza
- 21/07/2016 Unioni civili, arriva il sì del Consiglio di Stato. «Vietata» l'obiezione di coscienza
- 21/07/2016 Calderoli: «Mercato uteri in affitto è orrore disumano»