19 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Il Governo e la «strana maggioranza»

Alfano: Monti faccia gli interessi degli italiani o diremo no all'Europa

Il Segretario del PDL: La ricetta imposta da Francia e Germania non ha portato risultati. Landolfi: Se Monti vuole il nostro consenso lo deve meritare. Migliavacca (Pd): Il Pdl dica se vuole giocare sulla pelle degli italiani

ROMA - «Abbiamo sostenuto Monti pur potendo andare al voto a novembre. Il punto di fondo sta nei risultati che il governo consegue. Siamo fiduciosi e speranzosi che questo governo arrivi a compimento della legislatura perché ci arriverà avendo conseguito dei risultati. Invitiamo il governo ad essere molto determinato in Europa e a battersi per gli interessi degli italiani perché abbiamo spesso avuto la sensazione che, quando si è detto 'ce lo dice l'Europa', si intendesse non tutta l'Europa, che chiede un sacrificio agli italiani, ma la Francia e la Germania che chiedono sacrifici agli italiani e ad altri Paesi per il loro legittimo interesse. Cioè, per proteggere le comunità tedesche e francesi, si carica sull'Europa un sacrificio. Noi diremo di no a questo modo di agire e, a quel punto, sentendoci dire 'ce lo chiede l'Europa', noi faremo i legittimi interessi dell'Italia e degli italiani e diremo di no anche all'Europa». Lo ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano, della rubrica di Tgcom24, «L'intervista della domenica», curata da Alessandro Banfi.

La ricetta di Francia e Germania non ha portato risultati - «Il presidente Monti, che è munito del sostegno, del conforto e della forza di un Parlamento che, a larga maggioranza, gli ha chiesto di andare a rappresentare queste tesi in Europa - ha aggiunto Alfano - dovrebbe andarla a rappresentarle con la forza di chi ha dietro di sé un Parlamento che gli chiede di battersi per una serie di obiettivi concreti. La morale della favola è che, la ricetta che fin qui è stata somministrata all'Europa è una ricetta che, fondandosi solo sull'austerità e sul rigore, non ha portato risultati. Quindi noi non chiediamo di abbandonare la severità del bilancio, l'austerità e il rigore, chiediamo di affiancare politiche che determinino sviluppo economico e crescita. Il punto centrale è una scelta dei governanti dell'Europa che si convincano che così non si può andare avanti. Perfino Obama se ne è accorto e chiama frequentemente la Merkel e Monti perché è preoccupato per le condizioni economiche in cui versa l'Europa. L'andamento negativo dell'economia europea determina dei riflessi negativi su quella americana e Obama ha paura che lui possa perdere le elezioni in America a causa delle cattive ricette di politica economica europee. Se se ne accorge Obama, come facciamo noi a non accorgercene e a non insistere perché si cambi rotta?»

Landolfi: Se Monti vuole il nostro consenso lo deve meritare - «E' persino superfluo ricordare che il PdL senza Berlusconi è come un auto senza motore, così come è altrettanto doveroso evidenziare che persino il più collaudato e potente dei motori gira a vuoto se tutto il resto non è a posto». Lo dichiara in una nota il deputato del Pdl Mario Landolfi.
«Ciò premesso - prosegue - non sfugge a nessuno che il vero problema del nostro partito non è la leadership, non sono le primarie, non sono le presunte e (da certa stampa) pretese divisioni tra ex Fi ed ex An, ma è molto più semplicemente l'atteggiamento da tenere nei confronti dell'attuale governo: ritirargli o no la fiducia. Sono tra quanti, sette mesi fa, avrebbero preferito una severa ordalia elettorale al pastrocchio tecnico ma oggi che il pastrocchio c'è, bisogna condizionarlo attraverso soluzioni all'altezza delle sfide poste dall'emergenza economica senza lasciarci prendere per il naso com'è accaduto con la riforma del mercato del lavoro o con il ddl cosiddetto anticorruzione (in realtà antipolitico ed antimpresa) e senza rinviare oltre il necessario chiarimento. La Direzione Nazionale di dopodomani sia l'occasione giusta per far capire a Monti che se vuole il nostro consenso ora lo deve meritare, soprattutto se dovesse tornare a mani vuote dal vertice europeo di fine mese».

Migliavacca (Pd): Il Pdl dica se vuole giocare sulla pelle degli italiani - «Il Pdl dica al paese se vuole giocare ancora sulla pelle degli italiani. I segnali lanciati in questa settimane sia da Alfano, sia da Berlusconi sono inquietanti. Altroché forzature giornalistiche. Sono segnali di chi sta pensando solo ai propri interessi di parte e non a quelli del paese». Lo dichiara in una nota Maurizio Migliavacca, Coordinatore Segreteria Nazionale, Partito Democratico.