23 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Il Senato vota per l'arresto dell'ex tesoriere della Margherita

L'«avvertimento» di Lusi: Continuerò a combattere, faremo i conti

Il Senatore: Avrei scommesso 8 viaggi alle Bahamas che non finiva con l'arresto. Quagliariello: Con voto segreto altra storia, evitato un altro '93.... Renzi: Ora dica tutta la verità. Rutelli: Inopportuno parte offesa voti, Senato ha giudicato. Storace: Bene il carcere, ora tocca ai «lusingati»

ROMA - Luigi Lusi non si dimetterà da senatore. Lo ha ribadito dopo il sì dell'Aula del Senato al suo arresto. «Io voglio combattere, continuare a combattere da senatore. Faremo i conti. Magari la Cassazione cambia idea», ha detto.
«E comunque - ha aggiunto - mi risulta che anche le mie dimissioni sarebbero state interpretate come una volontà di fugare la questione. Io invece mi assumo tutte le responsabilità, stasera non andrò a dormire nel mio letto. Sono un cittadino normale, può succedere di finire in carcere e poi magari la Cassazione si accorge che è sbagliato».
Tuttavia, «a gennaio - ha rivelato Lusi - avrei scommesso otto viaggi alle Bahamas che questa storia non sarebbe finita con il mio arresto».

Quagliariello: Con voto segreto altra storia, evitato un altro '93... - «Con il voto segreto racconteremmo un'altra storia...». I vertici del Pdl in Senato, in sala stampa dopo il voto che ha autorizzato l'arresto di Luigi Lusi, sono tornati a spiegare le ragioni per cui hanno scelto di non partecipare alla votazione in aula. «Erano in atto manovre», ha attaccato il presidente dei senatori Maurizio Gasparri: «Abbiamo voluto evitare la strumentalizzazione e l'uso improprio del segreto, ovvero che aprisse il varco a chi, pur urlando contro l'arresto, poi avrebbe votato a favore per determinare uno stato di tensione nel Paese. Il momento è delicato».

Renzi: Ora dica tutta la verità«Se io fossi stato in Parlamento avrei votato a favore». Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi, ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo commentando il sì del Senato alla richiesta di arresto dell'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi. E invitando ora a «dire basta ai finanziamenti pubblici ai partiti».
«Penso - ha detto ancora Renzi - che il sì all'arresto sia stata l'unica soluzione possibile. Dispiace sempre quando un cittadino viene privato della libertà. Ma un eventuale diniego sarebbe stato incomprensibile».
«Lusi - ha proseguito - è una persona che ha sbagliato, ora racconti pure tutto, dica la verità, io non vedo forconi».

Rutelli: Inopportuno parte offesa voti, Senato ha giudicato - «Dopo mesi in cui ho difeso il mio onore e quello della Margherita con le unghie e con i denti, oggi ho ritenuto opportuno non parlare come accusatore politico, ne votare, poiché rappresento la parte offesa, cioè le numerose vittime, nel procedimento contro Lusi. E' toccato al Senato, nella sua libertà, decidere». Lo ha affermato in una dichiarazione il presidente della Margherita Francesco Rutelli che non ha partecipato al voto con cui il Senato ha autorizzato l'arresto dell'ex Tesoriere dl Luigi Lusi.

Storace: Bene il carcere, ora tocca ai «lusingati» - «Lusi in carcere. Ora tocca ai Lusingati».Lo ha affermato via Twitter il segretario della Destra Francesco Storace, commentando il sì del Senato all'arresto del senatore Luigi Lusi. Nel pomeriggio un presidio del partito di Storace ha stazionato davanti a palazzo Madama mentre in aula si esaminava e si votava sul caso Lusi

Maroni: Al Senato è andata come doveva andare - Il via libera del Senato all'arresto dell'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi non ha stupito il leader in pectore della Lega nord Roberto Maroni: «E' andata come doveva andare», ha commentato con i cronisti alla Camera.
«Un arresto - ha aggiunto l'ex ministro dell'Interno - è sempre una brutta cosa ma non c'era alternativa. Ha sbagliato a non dimettersi, sapendo che sarebbe stato autorizzato l'arresto».

Belisario Idv: Pdl se ne è lavato le mano, italiani giudicheranno - «Dal voto sulla richiesta d'arresto per il senatore Lusi sono emersi in modo netto tre dati: primo, finalmente c'è stato il voto palese cosicché ognuno si è dovuto assumere le propria responsabilità senza nascondersi dietro all'odioso voto segreto. Secondo, il Pdl ha fatto come Ponzio Pilato e se ne è lavato le mani con un comportamento molto grave, che gli italiani sapranno valutare, mentre solo due settimane fa ha salvato uno di loro, De Gregorio. Terzo, il Parlamento ha ora il preciso dovere di approvare subito una legge che abolisca il finanziamento pubblico e la politica deve imparare a rispettare le regole». Lo ha affermato in una dichiarazione il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario