2 maggio 2024
Aggiornato 19:30
L'informativa del Premier alla Camera

Alfano a Monti: Fermare la Merkel

Il Segretario del PDL: Altrimenti il Parlamento italiano potrebbe avere reazioni negative. L'Europa si sollevi o è declino dell'intero Occidente. Di solo rigore un Paese può morire. Ancora possibile unire i moderati e vincere nel 2013

ROMA - Il governo ha il sostegno delle principali forze del Parlamento e deve usarlo in Europa per dire alla cancelliera Merkel che occorre cambiare linea, altrimenti da parte del Parlamento italiano potrebbero esserci «reazioni negative». Lo ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano, dopo l'informativa del presidente del Consiglio Mario Monti alla Camera.

Alfano: Noi tifiamo Italia - «C'è dibattito semantico - ha affermato - che la vede a volte sorridente e a volte no, sull'espressione 'battere i pugni'. Sospendiamo questa espressione. Lei ha il sostegno delle principali forze parlamentari del Paese, che credo all'unisono le diranno che ha un mandato pieno. Noi tifiamo Italia e quando a fine mese lei sarà a Bruxelles noi saremo idealmente lì con lei perché crediamo che lei possa svolgere un ruolo importante. Usi questo consenso e dica alla Merkel che se la Germania continua in quella direzione, per quanto lei sia volenterosamente vicino ai temi della Germania, il Parlamento italiano potrebbe avere delle reazioni a una certa politica. Usi questo consenso e farà bene al suo governo, al Parlamento, ma soprattutto all'Italia».

L'Europa si sollevi o è declino dell'intero Occidente - «L'Europa rischia di trascinare in un declino l'intero Occidente: o l'Europa si solleva con scelte coraggiose o l'intero Occidente rischia di esserne trascinato».
«L'Europa - ha sottolineato - si trova a un bivio decisivo della propria storia. Il bivio è quello tra l'andare avanti e il tornare indietro. Se c'è una cosa che appartiene alla consapevolezza comune è che una sola condizione non è data come possibile per l'Europa, ovvero di stare ferma lì com'è. O l'Europa sarà capace di andare avanti o inevitabilmente il processo di integrazione europea andrà indietro. La scelta che il Consiglio europeo di fine mese farà segnerà una tappa importante per capire quale sarà la scelta dell'Europa: andare avanti o tornare indietro. Alla filosofia del tornare indietro apparterrà ogni omissione, ogni mancata scelta, ogni eccesso di prudenza».

ALFANO AL CONVEGNO DI «FAREITALIA»

Di solo rigore un Paese può morire - «Di solo rigore e austerità un paese può morire. Può capitare quello che disse una volta il medico: 'l'operazione è perfettamente riuscita, ma purtroppo il paziente è morto'. Abbiamo bisogno di una stabilità finanziaria che faccia leva sugli eurobond e di una capacità di investimento fondata sui project bond».

Spread ancora alto, non è colpa nè di Monti né di Berlusconi - «In autunno c'era una sorta di rito propiziatorio che diceva che andati via noi, lo spread sarebbe andato giù, le Borse su. Non è andata così: non è colpa di Monti, come non era colpa di Berlusconi».

Ancora possibile unire i moderati e vincere nel 2013 - «Ci impegneremo anche in Italia per ricostruire quell'area alternativa alla sinistra che è sempre stata maggioritaria nel nostro Paese e che ancora oggi potrebbe vincere le elezioni politiche non consegnando l'Italia ad un'altra stagione di sinistra perché noi crediamo che ancora oggi la ricetta economica per il Paese della nostra area politica sia la migliore e più confacente a una visione moderna e di progresso rispetto a quella della sinistra».