Corruzione: Alfano, fiducia? Non faremo cadere il Governo
Il Segretario del PDL: Auspico non ci siano passi indietro su responsabilità civile. IdV al Ministro Severino: Ddl falcidierà processi in corso. Prima di Berlusconi ne beneficerebbe Penati. Bersani: Nessun inciucio, Di Pietro non diffami
ROMA - La fiducia sul ddl anticorruzione annunciata dal governo non spingerà il Pdl a farlo cadere. Lo ha precisato il segretario degli Azzurri Angelino Alfano, rispondendo alle domande dei cronisti al termine di un incontro sulle riforme istituzionali con i giovani di alcune associazioni cattoliche. «Non mi pare ci sia la scelta definitiva di usarla, poiché c'è stata collaborazione. Speriamo che il governo non usi lo strumento della fiducia ma di certo non faremo cadere il governo su un provvedimento il cui impianto viene dal governo Berlusconi e con la mia firma».
«Al contempo - ha aggiunto l'ex ministro della Giustizia - confido non ci siano passi indietro sul tema della responsabilità civile dei magistrati in discussione al Senato».
IdV a Severino: Ddl falcidierà processi in corso - Il ddl anticorruzione all'esame della Camera «falcidierà molti processi in corso». Federico Palomba, capogruppo di Idv in commissione Giustizia a Montecitorio, replica al ministro della Giustizia Paola Severino. «Se il problema era quello di punire i concussi per induzione - dice - bastava aggiungere all'attuale articolo 317 del codice penale, lasciandolo integro, un semplice comma: nel caso di concussione per induzione colui che indebitamente dà o promette al pubblico ufficiale o all'incaricato di un pubblico servizio denaro o altra utilità 'é punito con la reclusione da...'. L'Europa non ci chiedeva niente di più, anzi, ci invitava a rendere più efficace il contrasto alla corruzione e alla concussione. Ci chiedeva di punire anche il concusso per induzione, e non di abbassare la guardia».
Bersani: Nessun inciucio, Di Pietro non diffami - «Dire che c'è un inciucio sul ddl anticorruzione è diffamatorio. Chiedo a Di Pietro di riflettere». Pierluigi Bersani risponde duramente alle accuse lanciate - dal palco del convegno Fiom sul lavoro - da Antonio Di Pietro. «Con lui un problema c'è e non è nelle mie mani risolverlo: io non ho mai detto una parola men che rispettosa sull'Idv e Di Pietro, e mai mi sentirete dirla. Io rappresento il Pd che è un partito che va rispettato da chiunque: non accettiamo parole diffamatorie», taglia corto Bersani.
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