27 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Proposta di emendamento alla riforma della Costituzione

Riforme, Alfano lancia il semipresidenzialismo: C'è tempo, tocca al PD

Il Segretario del PDL: Ultima lettura entro novembre, Democratici vogliono status quo?. Bocchino: Pdl tardivo ma appoggeremo semipresidenzialismo. La Russa: Significativo ok di Fli e di Fini. Sacconi: Con semipresidenzialismo primarie per candidati

ROMA - Il segretario del Pdl Angelino Alfano e lo stato maggiore del partito hanno presentato stamane al Senato la proposta di emendamento alla riforma della Costituzione per introdurre il semipresidenzialismo ispirato al modello francese. «Ci sono i tempi, è possibile approvare la riforma dal punto di vista dei tempi, dal punto di vista quello politico e istituzionale». Secondo il segretario, è possibile concludere l'iter legislativo entro novembre con una seconda lettura del Senato, ultima tappa in agenda del calendario immaginato dal Pdl.
«E' la riforma delle riforme», ha sottolineato Alfano, chiamando in causa il Pd e assicurando: «Dopo le amministrative il partito democratico ha proposto il doppio turno alla francese, va bene se loro accettano il Presidenzialismo». «Recrimineremo se il Pd dirà no per mantenere lo status quo. Se non si realizzerà sarà perché qualche forza politica ha impedito di farlo e si sarà impedita una riforma per il bene dell'Italia», ha aggiunto il segretario del Popolo della libertà.

Bocchino: Pdl tardivo ma appoggeremo semipresidenzialismo - «La proposta di Alfano, arrivata adesso, sembra tardiva. Le riforme che chiede lui, potevamo farle quando eravamo al governo. Comunque stiamo a vedere: se in Senato ci sarà un emendamento che introduce il presidenzialismo lo appoggeremo». Lo dice Italo Bocchino in una intervista pubblicata sul numero di giugno del mensile free press Pocket.

La Russa: Significativo ok di Fli e di Fini - «Oggi abbiamo illustrato la proposta sul presidenzialismo in termini istituzionali, rendendo chiare anche le implicazioni e le conseguenze politiche. Era giusto in quella sede fare così, ora forse è opportuno soffermarsi anche con maggiore forza sul fatto che l'elezione diretta del Presidente della Repubblica rappresenti una risposta seria al sentimento anti-casta che la cattiva politica ha ingenerato in larghe fasce della popolazione». Lo ha detto il coordinatore del Pdl Ignazio La Russa.

Cicchitto: Importante indicazione Fini su proposta Pdl - «Con la nostra indicazione sul semipresidenzialismo si apre una nuova fase di confronto politico. Al netto di tutte le polemiche di questi anni e anche dell'errore storico di aver determinato la rottura del Pdl, tuttavia reputo importante l'indicazione data dal presidente Fini per un voto favorevole dei senatori del Fli». E' quanto ha affermato in una nota Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera.

Stefania Craxi: Spero in PD non prevalgano interessi di bottega - «Da presidenzialista convinta quale sono, non posso che sperare che la proposta del Pdl trovi i consensi necessari per consegnare finalmente all'Italia un sistema di governo moderno ed efficace». Lo ha affermato in una nota Stefania Craxi, presidente dei Riformisti Italiani.

Gelmini: Proposta Alfano dettata da spirito bipartisan - «La proposta che oggi Alfano rilancia con convinzione è dettata da uno schietto spirito bi-partisan e interpreta al meglio questa fase che chiede alla politica riforme incisive ed efficaci delle proprie regole. E' importante quindi che trovi, come ha già trovato, sempre più interlocutori: è l'ultima occasione per dare all'Italia istituzioni solide e capaci di decisione». Lo ha dichiarato in una nota Maria Stella Gelmini del Pdl.

Sacconi: Con semipresidenzialismo primarie per candidati - Con l'elezione diretta del capo dello Stato in un sistema semipresidenziale anche la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale andrebbe considerata naturale? «Saranno le primarie del popolo che si riconosce nel rassemblamant dei moderati, dei riformisti e degli autonomisti - mi auguro quanto più ampio - a decidere la candidatura». Lo ha detto l'ex ministro Pdl Maurizio Sacconi, in una intervista a 'il Sussidiario,net', sottolineando come la proposta di riforma costituzionale del Pdl «è una prospettiva assolutamente alla portata dell'Italia e degli italiani» e «la legge elettorale sarebbe poi soltanto la naturale conseguenza».