20 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Riforma della Giustizia

Giustizia, Severino propone responsabilità indiretta Magistrati

Emendamento alla Comunitaria: Chi subisce torti si rivale sullo Stato. Costa (PDL): Governo chiarisca. Della Monica (PD): Pdl sconfessato. Li Gotti (IdV): Maggioranza allo sbando. Ferri (MI): Governo sopprima norma Pini

ROMA - Alla fine, è stato il ministro della Giustizia, Paola Severino, a intervenire direttamente sulla responsabilità civile dei magistrati, presentando un emendamento alla Comunitaria 2011 e provando a spazzar via la norma Pini, approvata non senza polemiche a Montecitorio. Severino, con la sua proposta di modifica, vorrebbe in buona sintesi introdurre il principio di «responsabilità civile indiretta» dei Magistrati.

Chi subisce torti si rivale sullo Stato - Il cittadino che ha subito «un danno ingiusto» nel corso di un processo «posto in essere dal magistrato con dolo o colpa grave nell'esercizio delle sue funzioni, può agire contro lo Stato per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivano da privazione della libertà personale». Lo Stato, in un secondo tempo, avrà due anni di tempo, e non più uno come finora previsto dalla legge, per rivalersi nei confronti del magistrato, prelevando fino alla metà della sua retribuzione annuale per compensare quanto sborsato a favore del cittadino danneggiato. L'importo del prelievo sulla «busta paga» del Magistrato non potrà comunque superare un terzo dello stipendio (Le norme attuali prevedono che lo Stato abbia un anno di tempo per rivalersi sul magistrato e che il prelievo mensile non possa superare il quinto dello stipendio).
Fra i casi di colpa grave del magistrato rientra «la violazione manifesta della legge e del diritto comunitario». Si prevede che per determinare questa violazione «si tenga conto del grado di chiarezza e precisione delle norme violate, dell'inescusabile negligenza nell'errore e della gravità dell'inosservanza». Quando sia interessato il diritto Ue si tiene conto anche della violazione dell'obbligo di rinvio pregiudiziale.

Della Monica (PD): Pdl sconfessato - «Accogliamo con soddisfazione l'emendamento del Ministro Severino alla legge comunitaria in tema di responsabilità civile dei magistrati. Il Governo prende, quindi, giustamente posizione in una materia di straordinaria rilevanza costituzionale, confermando la responsabilità diretta dello Stato e solo indiretta del magistrato». Lo afferma la senatrice Silvia Della Monica, capogruppo Pd in commissione Giustizia.

Li Gotti (IdV): Maggioranza allo sbando - «La maggioranza che sostiene il Governo si spacca sul parere all'emendamento sulla responsabilità civile dei giudici, mentre lo stesso Governo annuncia una propria autonoma iniziativa emendativa. Insomma in ordine sparso ». Lo ha affermato il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia al Senato, Luigi Li Gotti «in commissione Giustizia, infatti, la maggioranza si presenta con due pareri opposti. Evocato il Governo, lo stesso si pronunzia 'a titolo personale' per voce del sottosegretario, favorevole al parere del relatore del PD. Il Terzo polo prende atto e decide di non votare. Il PDL insiste (con qualche dissenso) sul parere del relatore del PDL. Nella babele delle lingue, si vota. L'IdV vota con parte del PD a favore del parere del relatore PD, ma passa il parere del PDL con qualche appoggio del PD. Questa la cronaca di una clamorosa sbrindellatura. Vi pare - conclude Li Gotti - una cosa seria?»

Costa (PDL): Governo chiarisca - Sulla responsabilità civile dei magistrati «auspico che il governo faccia chiarezza e assume il timone della situazione». Lo ha detto Enrico Costa, capogruppo del Pdl in commissione Giustizia alla Camera, commentando lo scontro in corso al Senato sul cosiddetto 'emendamento Pini', che ha introdotto nella legge comunitaria approvata in prima lettura alla Camera, la responsabilità civile diretta delle toghe.

Ferri (MI): Governo sopprima norma Pini - «Positiva l'idea del ministro Severino di intervenire con un emendamento governativo sulla questione della responsabilità civile dei magistrati, oggetto dell'odierno dibattito parlamentare». E' quanto afferma in una nota Cosimo Ferri, segretario di Magistratura indipendente.
«Chiediamo però - aggiunge il leader della minoranza interna dell'Anm - che si tenga conto della posizione assunta dalla magistratura la quale, compatta, ha chiesto un ritorno alla attuale legge Vassalli. Affinché siano rispettate le garanzie costituzionali previste per la magistratura non si può prescindere dalla soppressione dell'emendamento Pini nonché dalla esclusione di azioni di rivalsa obbligatorie dello Stato sul magistrato».