19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Assemblea generale di primavera dei Vescovi italiani

Papa Benedetto XVI: L'Italia non diventi un deserto per la Fede

Il Pontefice ha esortato i vescovi italiani a rilanciare l'evangelizzazione dei fedeli tornando «per primi» a riscoprire la Fede. La crisi dell'Europa è spirituale e morale

CITTÀ DEL VATICANO - Il Papa ha esortato i vescovi italiani a rilanciare l'evangelizzazione dei fedeli tornando «per primi» a riscoprire la fede, ed ha messo in guardia dal rischio che, come il resto dell'Europa, attraversata da crisi morale e secolarizzazione, anche l'Italia possa diventare «deserto inospitale» per la fede.

Gli auguri al Cardinale Bagnasco - Benedetto XVI ha rivolto un discorso di profilo pastorale ai vescovi italiani che in questi giorni sono riuniti in Vaticano per l'assemblea generale di primavera. Nessun accenno a vicende di attualità battente. Il Papa ha fatto gli auguri al cardinale Angelo Bagnasco «per la riconferma alla guida della Conferenza episcopale italiana» e si è poi rivolto all'assemblea auspicando che «l'affetto collegiale» nutra «sempre più» la «collaborazione a servizio della comunione ecclesiale e del bene comune della Nazione italiana, nell'interlocuzione fruttuosa con le sue istituzioni civili».

La crisi dell'Occidente - Il Papa, che in mattinata aveva brevemente ricevuto due delegazioni della Bulgaria e della Macedonia per la festività dei santi Cirillo e Metodio, ha poi focalizzato il proprio ragionamento preoccupato sulla crisi occidentale. Il secolarismo «caratterizza soprattutto le società di antica tradizione cristiana ed erode quel tessuto culturale che, fino a un recente passato, era un riferimento unificante». Il «patrimonio spirituale e morale in cui l'Occidente affonda le sue radici e che costituisce la sua linfa vitale, oggi non è più compreso nel suo valore profondo». E «anche una terra feconda rischia così di diventare deserto inospitale e il buon seme di venire soffocato, calpestato e perduto», ha detto Ratzinger. «Tanti battezzati hanno smarrito identità e appartenenza: non conoscono i contenuti essenziali della fede o pensano di poterla coltivare prescindendo dalla mediazione ecclesiale. E mentre molti guardano dubbiosi alle verità insegnate dalla Chiesa, altri riducono il regno di Dio ad alcuni grandi valori, che hanno certamente a che vedere con il Vangelo, ma che non riguardano ancora il nucleo centrale della fede cristiana».

La crisi dell'Europa è spirituale e morale - Per il Papa, più in generale, «purtroppo, è proprio Dio a restare escluso dall'orizzonte di tante persone» e passa da qui «il cuore della crisi che ferisce l'Europa, che è crisi spirituale e morale». Poi una stoccata: «In un tempo nel quale Dio è diventato per molti il grande Sconosciuto e Gesù semplicemente un grande personaggio del passato, non ci sarà rilancio dell'azione missionaria senza il rinnovamento della qualità della nostra fede e della nostra preghiera; non sapremo conquistare gli uomini al Vangelo se non tornando noi stessi per primi a una profonda esperienza di Dio». Il 'parlamento' dei vescovi italiani si conclude domani con una conferenza stampa del cardinale Bagnasco.