16 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Diverse migliaia di persone, secondo gli organizzatori

Aborto: a Roma la marcia per la vita. Corteo e polemiche

Soddisfatto il senatore del Pdl Stefano De Lillo, promotore dell'Intergruppo parlamentare per la vita che ha organizzato l'evento. Il PD contro il sindaco Alemanno: Strumentalizzazione politica di destra

ROMA - Una marcia si è svolta stamane a Roma, non senza polemiche, per «difendere la vita e contrastare la piaga dell'aborto». Il corteo, partito al Colosseo alle 9.30, è giunto a Castel Sant'Angelo alle 11.30. Diverse migliaia di persone, secondo gli organizzatori, hanno preso parte al corteo.
In prima fila con la fascia tricolore ha sfilato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Presente anche il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, che ha dichiarato: «Come parlamentare mi sento impegnato con convinzione nella difesa della vita e della famiglia». Tra i cartelli esposti, Più nascite meno aborti, L'aborto è violenza, è omicidio, 194: già 5 milioni di morti. Soddisfatto il senatore del Pdl Stefano De Lillo, promotore dell'Intergruppo parlamentare per la vita che ha organizzato l'evento: «Una manifestazione corale, pacifica e festosa per difendere il diritto alla vita e la sua bellezza».

Polemico il Pd. A partire dall'ex vice-sindaco Maria Pia Garavaglia, che aveva inizialmente aderito a questa iniziativa bipartisan: «Di fronte alla evidente strumentalizzazione di questo evento, con forze politiche di estrema destra che, con la loro partecipazione, hanno finito per strumentalizzarlo dando un evidente segno politico alla Marcia, ritiro la mia adesione nella speranza che temi cosi importanti vengano considerati con la serietà che gli spetta». Per il consigliere capitolino Pd Dario Nanni, «facendo sfilare l'istituzione di Roma Capitale a fianco di gruppi neofascisti, omofobi e antisemiti come Forza Nuova e Militia Christi il Sindaco si à assunto la responsabilità di esprimere per la città una posizione minoritaria ed estremista che addita le donne che hanno dovuto ricorrere alla interruzione di gravidanza come assassine».

La manifestazione ha ricevuto l'adesione di numerosi ecclesiastici di peso, a partire dai cardinali Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, e Angelo Bagnasco, presidente della Cei. «L'iniziativa è già stata incoraggiata da un gran numero di vescovi e cardinali, italiani e stranieri, di associazioni e di fedeli», hanno specificato gli organizzatori. Tra le altre adesioni, quelle dei cardinali Ennio Antonelli, presidente del Pontificio consiglio per la Famiglia, Camillo Ruini, Leonardo Sandri, prefetto della congregazione per le Chiese Orientali, Walter Brandmueller, presidente emerito del pontificio comitato di Scienze Storiche, Dario Castrillon Hoyos, presidente emerito della Pontifica commissione Ecclesia Dei, Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro, Raymond Leo Burke, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Tra le numerose associazioni che hanno aderito, anche Lefebvriani, Fondazione Lepanto, Militia Christi, Legionari di Cristo, Templari di San Bernardo, Forza nuova.
La manifestazione, che si è svolto l'anno scorso a Desenzano, prevedeva nel programma anche una Santa Messa Tridentina nella Basilica dei S.S. Giovanni e Paolo, stamane alle 7.45, e la partecipazione all'Angelus in San Pietro (in realtà si tratta del Regina coeli che Benedetto XVI ha recitato ad Arezzo prima di mezzogiorno). Il Papa non ha peraltro fatto accenno alla marcia per la vita.