31 luglio 2025
Aggiornato 20:00
NATO | La missione ISAF

Afghanistan: Monti, impegno anche dopo ritiro truppe

Il Premier: Resteremo per l'addestramento delle forze di sicurezza afghane. Preoccupa l'offensiva dei Talebani. Il Segretario della NATO Rasmussen: Addestratori italiani anche dopo il 2014

ROMA - Anche dopo il ritiro delle truppe fissato per il 2014, l'Italia continuerà ad impegnarsi per la «stabilità e sicurezza» dell'Afghanistan, garantendo risorse e uomini per l'addestramento delle forze di sicurezza afghane. Lo ha confermato il premier Mario Monti, nella conferenza stampa seguita all'incontro con il Segretario Generale della Nato Anders Fogh Rasmussen.
Nell'incontro «abbiamo parlato ovviamente di Afghanistan e ho detto al Segretario Generale che l'Italia intende proseguire la propria azione a sostegno della stabilità e della sicurezza del Paese anche dopo il ritiro delle truppe nel 2014. Del resto - ha ricordato il presidente del Consiglio - lo avevo già anticipato al presidente Karzai». L'Italia sarà presente «attraverso l'impegno finanziario e di uomini per l'addestramento delle forze di sicurezza afghane. Si tratta si uno sforzo coerente con il ruolo incisivo e di primo piano dell'Italia nell'assistenza alla sicurezza di quel Paese, confermato dall'accordo di partenariato strategico firmato da me e dal presidente Karzai lo scorso 26 gennaio».

Preoccupa l'offensiva dei Talebani - Il premier Mario Monti si dice «preoccupato» per l'offensiva sferrata dai Talebani in Afghanistan. «Lo siamo strutturalmente per ciò che in certi periodi dell'anno tende ad accadere in Afghanistan». Ma «il grande impegno dell'Italia» nel Paese «è espressione di quella preoccupazione, così come l'impegno da parte italiana, in termini che saranno quantificati al momento opportuno, a sostenere anche dopo il 2014 l'azione delle forze sicurezza nazionali in Afghanistan».
Per quanto riguarda la data esatta del ritiro delle truppe dal Paese, «queste sono evidentemente questioni importanti che devono essere esaminate e trattate congiuntamente dagli Stati interessati nell'ambito del quadro complessivo del loro impegno», ha spiegato Monti rispondendo ad una domanda sulla questione.

Rasmussen: Addestratori italiani anche dopo il 2014 - «Gli italiani dovrebbero rimanere in Afghanistan anche dopo il 2014 con compiti di addestramento per l'esercito afgano». Lo ha confermato in un'intervista a Sky Tg24 il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, oggi in visita a Roma per incontrare il premier Mario Monti nell'ambito dei preparativi del vertice dell'Alleanza Atlantica in programma a Chicago il 20 e 21 maggio prossimi. Il futuro dell'impegno Nato in Afghanistan sarà uno dei temi principali del summit.