7 maggio 2024
Aggiornato 18:30
Il Governo e la «strana maggioranza»

Vertice Monti-Partiti, intesa su lavoro e Giustizia

Per l'articolo 18 si va verso il modello tedesco. Rai, niente di fatto. Sono questi, secondo quanto riferisce oggi il Corriere della sera, i risultati del vertice (durato circa cinque ore e mezza)

ROMA - Un'intesa di massima sulla giustizia (focalizzata sulla lotta alla corruzione), e sulla riforma delle norme sul lavoro, in particolare dell'articolo 18 che dovrebbe uniformarsi al cosiddetto «mode llo tedesco» (in caso di licenziamento disciplinare ingiustificato, il lavoratore avrebbe diritto, a discrezione del giudice, o al reintegro o all'indennizzo fino a 18 mensilità e non a entrambi come accade ora). Sono questi, secondo quanto riferisce oggi il Corriere della sera, i risultati del vertice (durato circa cinque ore e mezza) tra il presidente del Consiglio Mario Monti e i leader dei tre principali partiti che sostengono il governo, Angelino Alfano (Pdl), Pierluigi Bersani (Pd) e Pierferdinando Casini (Udc).

L'intesa sulla Giustizia - In una nota diffusa da Palazzo Chigi a vertice non ancora concluso si leggeva che i punti centrali dell'intesa sono stati quelli dell'integrazione di «una più ampia disciplina anticorruzione nel disegno di legge dell'on. Alfano», di «una nuova disciplina delle intercettazioni telefoniche, tenendo conto delle iniziative dei gruppi parlamentari», di «una soluzione equilibrata e condivisa sulla responsabilità civile del magistrato» e di «una revisione del processo del lavoro che ne riduca la durata e che ne rafforzi l'efficacia in termini di certezza del diritto».

Niente di fatto invece sulla riforma della Rai, dove resta lo stallo tra il Pdl, che vuole procedere alle nomine in base alla legge Gasparri, e il Pd, che chiede una nuova governance. I problemi della Tv pubblica saranno quindi discussi in un prossimo vertice. Rinviata anche la discussione sulle misure per la crescita.