27 agosto 2025
Aggiornato 19:30
Il Governo e la «strana maggioranza»

Monti chiama i leader: Vertice a tre, si parla di tutto

Alla fine Mario Monti ha dovuto alzare il telefono. Impegnato all'Eurogruppo di Bruxelles, il Premier è stato costretto dall'escalation della polemica tra Alfano e Bersani a tornare ad occuparsi della tenuta della sua maggioranza. «Non potevamo finire in un angolo». Tra i temi le nomine RAI

ROMA - Alla fine Mario Monti ha dovuto alzare il telefono. Impegnato all'Eurogruppo di Bruxelles, il premier è stato costretto dall'escalation della polemica tra Alfano e Bersani a tornare ad occuparsi della tenuta della sua maggioranza. Giro di colloqui con i segretari «ABC», e nota per ufficializzare la voce che girava da tempo: vertice a tre, convocato per giovedì sera, in cui si affronteranno i temi internazionali, quelli economici, la riforma del mercato del lavoro ma anche Rai e giustizia.

«Non potevamo farci mettere in un angolo» - Perchè di fronte ad una polemica sempre più incandescente, Monti non ha trovato altra soluzione che riprendere in mano la situazione, rinunciare all'ipotesi di colloqui bilaterali - pure ripresa in esame dopo lo stop di Alfano - e convocare il vertice. Una decisione preannunciata ai leader dei partiti, e in primis ad Alfano che proprio di Rai e giustizia aveva spiegato di non volersi occupare. Ma di fronte alla determinazione del premier, il segretario Pdl ha preso atto,e la nota è stata diramata.
Non che questo significhi che Monti abbia intenzione di mettere mano alla governance della Rai, viene spiegato da palazzo Chigi, ma certo la scadenza del Cda è tema impellente e di nomine bisognerà parlare. Così come l'arrivo in commissione giustizia del ddl anti corruzione necessita un chiarimento tra i partiti anche su quel tema. Senza dimenticare che la riforma del mercato del lavoro è arrivata alla stretta decisiva.
«Non potevamo farci mettere in un angolo», spiega una fonte di governo, nè accettare la logica dei veti: «Di questo passo avremo finito per non poterci occupare più di niente».