26 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Danno per 10 milioni

Truffe, scommesse illecite sulle partite di calcio

Le Fiamme Gialle, su disposizione della Procura della Repubblica partenopea Sezione Reati contro la criminalità economica, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e cinque misure cautelari di obbligo di dimora

NAPOLI - Una truffa sulle scommesse sportive, che ha provocato un danno alle casse dello Stato per circa 10 milioni di euro, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Napoli. Le Fiamme Gialle, su disposizione della Procura della Repubblica partenopea Sezione Reati contro la criminalità economica, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e cinque misure cautelari di obbligo di dimora.

Contestato anche il reato di frode informatica - Tutti gli indagati sono accusati di far parte di un'associazione per delinquere finalizzata alla gestione illecita di scommesse su eventi calcistici nazionali. Contestato loro anche il reato di frode informatica perché, attraverso un sofisticato software, avevano realizzato un sistema che consentiva il dirottamento delle giocate degli scommettitori su un server parallelo rispetto a quello dei Monopoli di Stato. Un dispositivo installato attraverso easy-key sui personal computer in uso presso varie agenzie di scommesse campane permettendo all'associazione di sottrarre, attraverso un'articolata rete parallela, gli importi di ignari scommettitori dal totalizzatore nazionale evadendo le imposte statali.
Le agenzie da coinvolgere nella frode informatica erano selezionate dai membri dell'organizzazione che si occupava anche della risoluzione di problemi di natura tecnica che riguardavano la gestione del sistema informatico parallelo grazie all'intervento di professionisti. Utili alle indagini, coordinate dalla Procura di Napoli ed eseguite dai finanzieri della Compagnia di Casalnuovo, anche intercettazioni telematiche e telefoniche che hanno permesso di individuare un impressionante flusso illecito di scommesse con un danno per le casse dello Stato di circa 10 milioni di euro.