19 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Dopo le primarie del centrosinistra a Palermo

Palermo, Lumia: Valuteremo se chiedere le dimissioni di Bersani

Il Senatore del PD: Il Segretario stanotte sarà caduto dal letto. Casini: Rispetto elettori primarie nell'epoca dell'antipolitica. Vita: Assurdo usare la vicenda per una svolta a Destra. Bindi: Non trarrei conclusioni affrettate su foto di Vasto

ROMA - «Adesso ascolteremo la base e decideremo se dobbiamo chiedere le dimissioni di Bersani oppure no». Il senatore Beppe Lumia, sostenitore di Fabrizio Ferrandelli, vincitore delle primarie del Pd a Palermo, ospite a «24 Mattino» su Radio 24 attacca i vertici del partito che avevano puntato invece su Rita Borsellino. «Noi a Palermo - ha detto Lumia - avevamo detto 'scegliamo Ferrandelli e escludiamo le scelte romane'. Non vorremmo rovesciare il discorso per cui dalle scelte di Palermo si impongono delle scelte romane».
Insomma, per Lumia «sarà Bersani a valutare lo stato di salute del partito. Noi - ha detto - ascolteremo la base e decideremo se dobbiamo chiedere le dimissioni oppure no. Ma certo i segretari nazionali che hanno sbagliato questa scelta (oltre a Bersani Di Pietro e Vendola, ndr) riflettano e facciano il bene del proprio partito. Devono assumersi la responsabilità migliore che comporta una scelta sbagliata fatta a Palermo. Noi valuteremo qual è la responsabilità migliore».
Lumia, che si dice nient'affatto stupito per la scelta dei palermitani, ha poi sottolineato che «chi sta a Roma e sceglie dall'alto, chi gioca sulle alchimie delle elezioni utilizzando Palermo come uno scacchiere è caduto dal letto stanotte e oggi dovrà fare i conti con questa stupenda candidatura di Fabrizio Ferrandelli. Ma non solo Bersani è caduto dal letto - ha aggiunto - sono stati in tanti a cadere dal letto. Adesso tutti dobbiamo sostenere Ferrandelli, che ha una capacità espansiva notevole, parla di metropolitana e metro di Palermo, di energia rinnovabile, di risanamento dei quartieri. Idee moderne che possono portarlo a governare la città».

Lombardo: Assurdo pensare primarie inquinate da qualcuno - «Se ci sono irregolarità a noi non interessa, vengano perseguite secondo regolamenti che non conosciamo e non vogliamo conoscere. È però ridicolo e assurdo che si dica che sia intervenuto Tizio, o Caio». Così il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo commenta con i cronisti i presunti brogli alle elezioni primarie del centrosinistra tenutesi ieri a Palermo.

Casini: Rispetto elettori primarie nell'epoca dell'antipolitica - «Le primarie non mi sono mai piaciute tanto ma spetta ai partiti decidere e però migliaia di persone che in un'epoca di antipolitica vanno a votare vanno rispettate, così come va rispettata la passione per la politica di Bersani». Lo ha detto il leader Udc, Pier Ferdinando Casini durante la presentazione del libro su Angelo Vassallo 'Il sindaco pescatore'.

Vita: Assurdo usare la vicenda per una svolta a Destra - «E' incomprensibile la relazione di causa-effetto che qualcuno fa tra le primarie di Palermo e la cosiddetta foto di Vasto. Le primarie sono una strumento democratico e partecipativo, i cui risultati vanno sempre capiti e interpretati. E prima di tutto ci si interroghi su cosa realmente è accaduto in una città dalla storia politica molto particolare come Palermo». Lo ha detto Vincenzo Vita, senatore del Partito Democratico.

Bindi: Non trarrei conclusioni affrettate su foto Vasto - «La foto di Vasto è strappata? Affermazione semplicistica e sbrigativa. Dire di dover stracciare quella foto per il risultato di Palermo mi pare sbrigativo. Va fatta una riflessione più ampia sul quadro delle alleanze ma non va tratta una conclusione così affrettata». Lo ha affermato la presidente dell'assemblea del Pd Rosy Bindi, parlando della sconfitta di Rita Borsellino candidata dal suo partito alle primarie del centrosinistra a Palermo. D'altra parte, «la caduta del Governo Berlusconi ha dimostrato che c'è un'alternativa tra destra e sinistra ma ha dimostrato anche che c'è la possibilità di un avvicinamento alle forze moderate».

Marino: Non c'è richiesta allontanamento da Idv e Sel - Le primarie di Palermo non rappresentano una domanda di «allontanamento da Idv e Sel», il Paese si aspetta dal Pd una proposta «netta» e di «centrosinistra». Lo ha detto il senatore Pd Ignazio Marino: «Dalle primarie di Palermo non colgo alcun segnale che indichi un allontanamento dall'Italia dei valori e da Sel. Continuo a ritenere che il paese si attenda dal Partito Democratico un progetto di centrosinistra con una visione netta dell'economia, della scuola, della sanità pubblica e dei diritti delle persone che fanno parte del patrimonio culturale della sinistra».

Verini (Pd): Se ci chiudiamo a Sinistra perdiamo - Le primarie di Palermo dimostrano che il Pd «chiuso a sinistra perde». Lo ha detto Walter Verini, deputato Pd e braccio destro di Walter Veltroni: «Quello che ora serve davvero al Partito democratico e un dibattito serio e approfondito sulla proposta politica, sulla prospettiva che noi avanziamo al paese, sulla qualità del riformismo necessario al futuro dell'Italia. Serve insomma un dibattito sereno che coinvolga pienamente il gruppo dirigente e l'intero partito e che invece si è molto allentato: se non sbaglio un organismo come la direzione la Direzione, per esempio, non si riunisce ormai dal 3 ottobre del 2011, quando la situazione politica del paese era ben diversa. Serve anche una gestione del partito nella quale viva davvero la collegialità, senza sindromi da fortino assediato».

Fassina: Non strumentalizzare, che c'entra Vasto? - Le primarie di Palermo non vanno «strumentalizzate», il dibattito sulla cosiddetta «alleanza di Vasto» è fuori luogo e adesso bisogna «lavorare per vincere». Lo ha detto il responsabile economia del Pd Stefano Fassina: «Il risultato delle primarie di Palermo non va strumentalizzato per fare battaglia politica interna. La strumentalizzazione è arrivata al punto che si propone una lettura univoca di vicende di segno opposto. Che c'entra la foto di Vasto? Se Palermo archivia Vasto, come puntiamo a vincere a Genova? Come pensiamo si possa governare a Milano e nelle mille altre realtà locali, comuni, province e regioni, dove il centrosinistra è insieme in maggioranza, spesso alleato di forze moderate?»

Sereni: Ora riflettere su primarie e numero candidati - «Starei attenta a leggere tutto attraverso gli occhiali nazionali, perché parliamo di una esperienza locale. Ogni analisi va calibrata in base al territorio». Lo ha detto Marina Sereni (PD) a Tgcom24, a proposito dell'esito delle primarie del PD in Sicilia.

Enrico Letta: La foto di Vasto è il passato, elettori chiedono altro - L'alleanza contenuta nella cosiddetta foto di Vasto, cioè Pd-Sel-Idv appartiene al passato e le primarie di Palermo dimostrano che gli elettori vogliono altro. Ne è convinto Enrico Letta, vicesegretario del Pd che intervistato a 'Un caffè con' su SkyTg24 ha analizzato così l'esito delle primarie siciliane: «Gli elettori hanno sempre ragioni e dobbiamo trarre delle lezioni da Palermo: la prima riguarda le primarie. Trentamila elettori sono successo, sono un grande strumento di partecipazione, perciò avanti così. La secondo lezione è la voglia di rinnovamento, la richiesta di facce nuove, non bisogna assolutamente fermarsi. Terzo ovviamente le alleanze. Penso che non si debba fermarsi all'accordo tra Pd Sel e Idv - ha sottolineato Letta -. A Palermo i nostri elettori chiedono altro, un accordo al centro. Tante volte si è fatta una polemica dicendo che erano minoritari quelli che pensano che l'accordo di Vasto appartiene al passato», ma l'esito delle primarie dimostra che non è così.