Tav, Fassino: Sempre aperti al dialogo, ma l'opera si farà
Il Sindaco di Torino: Si pensa a circa 30 milioni di euro per compensazioni. Casini: Rispettare le persone ma l'opera deve andare avanti. Appello don Ciotti e giuristi a governo: Incontri i sindaci. Vendola: Le comunità locali non sono aule di scuola materna
TORINO - «Siamo sempre aperti al dialogo e al confronto ad una condizione, che questo sia finalizzato a realizzare l'opera, non a bloccarla o annullarla». Lo ha dichiarato il sindaco di Torino, Piero Fassino, intervenuto alla trasmissione di Canale 5 «La telefonata».
La condizione per riaprire un confronto è che «cessi il clima di intimidazione e sopruso che viene messo in essere in questi giorni da chi ha preso la guida del movimento No Tav. Chi vuole discutere è benvenuto, ma la violenza deve cessare» ha spiegato Fassino. Con le forze antagonistiche del movimento «non ci potrà essere dialogo» ha precisato il sindaco.
«Il confronto tra l'altro c'è stato ampiamente in questi anni e oggi il progetto della Torino-Lione risulta meno invasivo e impattante» ha osservato Fassino, ricordando la fase del 2005-2006 in cui nacque l'Osservatorio, guidato da Mario Virano.
Il sindaco ha infine sottolineato che tra i Comuni interessati dalla tratta ferroviaria circa la metà sono favorevoli ai lavori.
Sulle opere di compensazione e di riassetto idrogeologico della Valle di Susa, Fassino ha detto: «Complessivamente siamo a non meno di 20 milioni di euro per riassetto idrogeologico e misure dello sviluppo della Valle». Soldi che partiranno appena il governo «li deliberera'» ha concluso il sindaco.
Casini: Rispettare le persone ma l'opera deve andare avanti - Dalla vicenda della Tav «se ne esce rispettando le persone che protestano seriamente e avendo il polso fermo verso chi va su a fare caos, ma l'opera deve andare avanti, non ci sono alternative, dimostreremmo di essere un paese non in grado fare tutto ciò che fanno nei paesi europei». Lo ha detto il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, al Tg3.
Appello don Ciotti e giuristi a governo: Incontri i sindaci - A poche ore dal vertice di emergenza sulla Tav convocato dal premier Mario Monti a Palazzo Chigi, il presidente di Libera don Luigi Ciotti insieme al giurista Livio Pepino e altri esponenti politici e della società civile lanciano un appello al governo perché «risponda positivamente alla richiesta d'incontro da parte dei sindaci della Valsusa affinché si possa svolgere un confronto democratico con i territori direttamente interessati dall'opera».
L'appello chiede inoltre «al governo dei tecnici che si apra un confronto tecnico sul merito dell'opera». Oltre a don Ciotti e Pepino, tra i firmatari del testo ci sono Ugo Mattei (professore diritto civile, Università Torino), Marco Revelli (professore Scienza Amministrazione, Università del Piemonte orientale), Giorgio Airaudo (responsabile nazionale auto Fiom), Nichi Vendola (presidente Regione Puglia), Monica Frassoni (presidente Verdi europei), Michele Emiliano (sindaco di Bari), Luigi De Magistris (sindaco di Napoli), Paolo Beni (presidente nazionale Arci), Vittorio Cogliati Dezza (presidente nazionale Legambiente), don Armando Zappolin (presidente nazionale Cnca), don Tonio dell'Olio (Libera international), Giovanni Palombarini (giurista, già Procuratore aggiunto Cassazione), don Marcello Cozzi (Libera), Sandro Mezzadra (professore Storia delle dottrine politiche, Università Bologna).
Bonelli firma l'appello di don Ciotti: Governo incontri i sindaci - Il presidente dei Verdi Angelo Bonelli ha sottoscritto l'appello 'In Val Susa un dialogo è possibile e necessario' che ha tra i primi firmatari Don Ciotti. «Chiediamo al Governo di aprire il confronto con i sindaci della Val di Susa, con gli scienziati e gli esperti e che si prendano in considerazione dati e numeri che dimostrano in modo inequivocabile che la Torino-Lione è un'opera insostenibile sia dal punto di vista ambientale che da quello economico», ha commentato.
«La Torino-Lione è semplicemente un'opera doppione che costerà all'Italia più del doppio di quanto sarebbero costate le Olimpiadi di Roma (quelle a cui Monti ha detto 'No') - continua Bonelli - Allora perché si continua ad insistere con la Torino-Lione che non farebbe altro che dilatare il nostro debito pubblico?».
«I 20 miliardi di quest'opera graveranno sulle spalle dei contribuenti italiani che dovranno pagarli con le tasse, mentre vengono tagliate pensioni, sanità e trasporto pubblico- conclude Bonelli - Ci auguriamo che vengano abbandonate le posizioni ideologiche del 'Sì ad ogni costo' e che si apra un confronto nel merito di un progetto che va contro la logica».
Vendola: Le comunità locali non sono aule di scuola materna - «C'è una lezione che tutti dovremmo imparare, cioè che non si può immaginare che le comunità locali, una grande valle o una regione, siano come un'aula di scuola materna, con qualcuno che arriva da Roma con una ricetta educativa giusta». Così il leader di Sinistra Ecologia e Libertà Nichi Vendola, risponde ai cronisti che a Palermo gli chiedono un commento sugli scontri in Val di Susa tra forze dell'ordine e attivisti No Tav.
«Le grandi opere con questo 'paternalismo autoritario', calate dall'alto, dovrebbero essere oggetto di discussione - ha detto Vendola -. Di una moratoria. Davvero nell'epoca in cui si cancella il fondo per la non autosufficienza è indispensabile spendere miliardi di euro per un buco che rischia di ipotecare la vita di quella vallata per sempre? E' lecito porre questa domanda?»
Di Pietro: Serve una moratoria, Governo apra tavolo tecnico con UE - «Chiediamo al governo di interloquire con l'Unione Europea e costituire un tavolo di lavoro indipendente e tecnico per valutare l'attualità di un'opera progettata vent'anni fa». Lo ha affermato Antonio Di Pietro, illustrando ai giornalisti le conclusioni dell'esecutivo nazionale dell'Idv riunitosi oggi a Roma. E mentre si attendono gli esiti di questo tavolo tecnico, ha continuato il leader dell'Italia dei Valori, «vanno sospesi i lavori, serve una moratoria in attesa della verifica tecnica».
«L'Italia dei valori - ha aggiunto - condivide l'idea di chi, come molti tecnici indipendenti ed esperti, pensano bisogna rivedere un'opera proiettata sul futuro ma nata anni fa».
Cota: Martedì riceverò delegazione di sindaci valsusini - «Ci sono sindaci della Valle di Susa che sono per la legalità e io mi schiero al loro fianco e al fianco di tutte la gente della Valle di Susa che non si identifica nei violenti». Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte. Roberto Cota, a Torino,a margine di una conferenza stampa sui fondi post-olimpici, annunciando che martedì prossimo incontrerà una delegazione di primi cittadini valsusini.
Ferrero scrive a Monti: Sospendere i lavori e aprire confronto - E' stata consegnata questa mattina alla Presidenza del Consiglio una lettera aperta del segretario di Rifondazione comunista - Federazione della Sinistra,di Paolo Ferrero, nella quale si chiede al premier Monti di «sospendere i lavori» del Tav in Val di Susa. Nella lettera aperta Ferrero, in particolare, ha chiesto al Presidente del Consiglio, in vista della riunione del Governo, di «determinare un pubblico confronto sulle motivazioni che stanno alla base dell'opera e sulla valutazione costi benefici della stessa».
Cesa: Sosteniamo la linea del Governo, isolare estremisti - L'Udc è schierata contro le proteste in val di Susa. «La Tav - ha spiegato a Sky Tg24 il segretario centrista Lorenzo Cesa - è un'opera importantissima per l'Italia e per l'Europa, non possiamo permetterci di restare fuori».
«Sulla gestione delle proteste - ha aggiunto - sosteniamo la linea che il governo sta portando avanti. Peraltro la gran parte della popolazione che vive in quella zona è favorevole all'opera».
«Ci sono frange estreme che si sono infiltrate nel movimento pacifico e che vanno isolate. Le leggi ci sono - ha concluso Cesa - e vanno fatte rispettare».
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