Carceri, a Roma morto un altro detenuto
Il Garante dei detenuti del Lazio Angelo Marroni: Ora sono pericolose patologie che di norma non lo sono
ROMA - Un detenuto italiano di 62 anni, recluso nel carcere di Rebibbia Nuovo Complesso, è morto per cause naturali la scorsa notte nella struttura protetta dell'Ospedale 'Sandro Pertini' di Roma. Lo rende noto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni, che ricorda che «si tratta del quarto decesso di un detenuto registrato a Roma in un mese, dopo i tre di Regina Coeli».
La vittima si chiamava Franco Febi, 62 anni, recluso nella sezione G8 di Rebibbia N.C. con un «fine pena mai». A quanto appreso dal Garante, l'uomo, affetto da problemi cardiaci e diabete, si è sentito male in carcere ed è stato subito trasferito al Pertini, dove è deceduto nonostante le cure prestate dai medici.
«Nel dare la notizia di questo ennesimo decesso - dice in una nota Marroni - non possiamo non costatare che in carcere si continua a morire con preoccupante frequenza. E non deve trarre in inganno la circostanza che si è trattato di una morte naturale. Il problema e che, con la situazione di sovraffollamento e di carenza di risorse e di personale che si sta attualmente vivendo nelle carceri italiane, stanno diventando pericolose anche patologie che, normalmente, non lo sono».
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