19 agosto 2025
Aggiornato 01:00
La riforma della legge elettorale

Legge elettorale, Alfano: Sapere prima del voto chi sarà il Premier

Il Segretario del PDL: Noi siamo per la Democrazia trasparente. I cittadini devono sapere prima chi sarà il premier nel caso vinca l'una o l'altra coalizione. Bindi: Conta una buona riforma, non possibili premiership. Boccia: Il sistema tedesco esalta la responsabilità

ROMA - La posizione del Pdl sulla legge elettorale «è nota: noi siamo per la democrazia trasparente. I cittadini devono sapere prima chi sarà il premier nel caso vinca l'una o l'altra coalizione». Così ai microfoni di alcuni tg, il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha commentato l'esito dell'incontro avuto questa mattina con Bersani e Casini.

Bindi: Conta una buona riforma, non possibili premiership - In questo momento storico, per l'Italia, è più necessario pensare ad una nuova legge elettorale piuttosto che alle persone che potranno o meno candidarsi. È il pensiero del presidente del Pd, Rosy Bindi, intervenuta a Napoli ad un convegno organizzato con le donne del partito.
Bindi, circa la possibilità che alcuni ministri dell'attuale governo tecnico guidato da Mario Monti possano candidarsi alla prossima tornata elettorale, ha aggiunto: «In questo momento più che alle persone bisogna pensare a una nuova legge elettorale e a nuove regole istituzionali e poi si vedrà». «Nel frattempo - ha continuato l'esponente democratico - il governo ha da fare tanto di quel lavoro che sarebbe meglio non distrarre nessuno dei suoi componenti su progetti di politica futura. Il futuro di questo governo e dei suoi ministri è legato al lavoro che riuscirà a fare in questi mesi».
Riferendosi poi al ruolo che dovrebbero avere in questo momento i partiti politici, Rosy Bindi ha concluso: «Sentiamo molto, in questo momento, di rilanciare la struttura associativa vera nella quale gli associati siano i veri protagonisti della vita dei partiti e la finalità sia il servizio alla comunità, così come dice la Costituzione».

Boccia: Il sistema tedesco esalta la responsabilità - «Il vertice di oggi conferma che le modifiche costituzionali e la riforma elettorale si faranno, smentendo tutti coloro che continuano ad ipotizzare una melina che non ci sarà. La classe politica italiana recupera dignità e credibilità se dà una risposta in questo senso, che tradotto significa riduzione del numero dei deputati di Camera e Senato e soprattutto una legge elettorale che restituisca agli italiani la possibilità di eleggere i parlamentari». Lo ha detto a Radio Radicale il responsabile delle commissioni economiche del Pd Francesco Boccia.
«E' evidente che, fuori da ogni ambiguità, il bivio davanti al quale le forze politiche italiane si troveranno sarà quello fra le coalizioni forzate e l'ipotesi che ogni partito presenti al Paese il proprio programma di governo e si candidi a governarlo - ha aggiunto Boccia -. Noi siamo convinti che ci troveremo di fronte al bivio tra presidenzialismo, che mi pare non aggreghi la maggior parte delle forze politiche dentro e fuori il Parlamento, e un modello proporzionale di tipo tedesco che esalta la politica in grado di assumersi le responsabilità. Nelle prossime giornate ci saranno le assemblee dei gruppi parlamentari del Pd e poi ci sarà un confronto dentro al partito, in modo trasparente, aperto e senza tabù».