19 aprile 2024
Aggiornato 08:00
«Lectio divina» al Seminario Maggiore Romano

Papa Benedetto XVI: Non ci conformiamo al potere della finanza e dei media

Il Pontefice: «Il potere della finanza trasforma il denaro da strumento a mammona, un potere che opprime l'uomo. Sui media alla fine conta quello che viene detto più della realtà. Servono leggi e interventi a favore delle famiglie numerose»

ROMA - Il cristiano non si conforma al «conformismo» del mondo: così il Papa che, durante una 'lectio divina' che prendeva le mosse dalla lettere ai romani di San Paolo, ha messo in guardia i seminaristi del Seminario romano maggiore dal «potere della finanza e dei media», che «sono necessari, anche utili, ma talmente abusabili che possono diventare contrari all'uomo».
Il «potere della finanza», ha detto il Papa, trasforma il denaro da «strumento» a «mammona», un «potere che opprime l'uomo». «Il cristiano è contro questo conformismo della sottomissione», ha detto il Papa. Quanto alla «opinione pubblica», «abbiamo bisogno delle informazioni, ma non ci può essere il potere dell'apparenza, in cui alla fine conta quello che viene detto più della realtà e l'uomo vuole solo apparire». Per Benedetto XVI, il «non conformismo del cristiano» è quello di chi vuole la «libertà della verità» e si ribella alla «oppressione dell'apparenza».
«Dio ci aiuti a essere uomini liberi», ha detto il Papa in un discorso a braccio. «La Madonna ci aiuti ad essere uomini nuovi e pastori della Chiesa». Il Papa è giunto alle 18.15 al Seminario Romano Maggiore alla vigilia della Festa della Madonna della Fiducia, che ricorre sabato. Al suo arrivo è stato accolto dal cardinale Vicario Agostino Vallini e dal rettore, don Concetto Occhipinti. Nella Cappella Maggiore del Seminario, dopo l'indirizzo di omaggio del rettore, il Papa ha tenuto la 'lectio divina' sul testo della Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani, cap. 12, 1-2. Al termine il Papa si ferma al seminario per la cena. Quindi rientra in Vaticano.

Servono leggi e interventi a favore delle famiglie numerose - «Nell'odierno contesto sociale, i nuclei familiari con tanti figli costituiscono una testimonianza di fede, di coraggio e di ottimismo, perché senza figli non c'è futuro». Lo ha detto papa Benedetto XVI al termine dell'udienza generale di oggi, salutando i rappresentanti dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose. «Auspico - ha aggiunto il pontefice - che vengano ulteriormente promossi adeguati interventi sociali e legislativi a tutela e a sostegno delle famiglie più numerose, che costituiscono una ricchezza e una speranza per l'intero Paese».