25 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Anniversario dei Patti Lateranensi

Italia-Vaticano, pronto summit bilaterale. Su Ici nessuno sprint

Folta delegazione al debutto per Monti, in primis i Ministri cattolici. Senza rinunciare alle accortezze dell'ospitalità, a palazzo Borromeo, sede dell'ambasciata italiana presso la Santa Sede, giovedì prossimo, lo stile sarà probabilmente più sobrio

ROMA - Il Monti-style tocca anche il tradizionale ricevimento che il Governo offre alle autorità ecclesiastiche per celebrare l'anniversario dei Patti lateranensi e di revisione del Concordato. Senza rinunciare alle accortezze dell'ospitalità, a palazzo Borromeo, sede dell'ambasciata italiana presso la Santa Sede, giovedì prossimo, lo stile sarà probabilmente più sobrio, a partire dagli inviti più calibrati che negli anni passati. Ma il vertice non sarà per questo meno denso. Anzi. Raramente, negli anni passati, la delegazione governativa è stata folta come quella che si preannuncia. Non c'è conferma, ma Monti dovrebbe essere accompagnato, oltre che dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, da una decina di ministri, a partire dai cosiddetti ministri «cattolici» (Lorenzo Orngahi, Renato Balduzzi, Andrea Riccardi, nonché Corrado Passera e Paola Severino). Per la Chiesa saranno presenti il cardinale Tarcisio Bertone, accompagnato dai maggiorenti della Curia romana e della Segreteria di Stato vaticana (Nicora, Wells, Mamberti, Balestrero), e Angelo Bagnasco con i vertici della Cei.

Su Ici nessuno sprint - Nel «summit» è possibile che venga menzionato il nodo dell'esenzione dell'imposta immobiliare (Imu, ex Ici) agli edifici ecclesiastici. Ma con ogni probabilità non sarà a palazzo Borromeo che il dossier verrà chiuso. Monti - e il suo ministro per gli Affari europei Enzo Moavero Milanesi - sono ben consapevoli che è necessario modificare la disciplina prima che la Commissione europea, nei prossimi mesi, concluda, magari con una bocciatura, un'indagine sull'ipotesi di aiuti di Stato che distorcerebbero il regime di concorrenza, aperta in seguito ad una denuncia dei radicali. L'esecutivo starebbe studiando, per questo, una ripartizione dell'imposta più restrittiva di quella individuata dalla legge del 2006 che, sancendo l'esenzione per gli immobili di uso «non esclusivamente commerciale», ha creato una 'zona grigia' che rischia di facilitare l'evasione fiscale. Laddove un edificio ha un doppio uso - commerciale e 'no profit' - si potrebbe, ad esempio, individuare la destinazione prevalente o, alternativamente, parcellizzarne l'imponibilità fiscale. Quel che è certo è che Vaticano e Cei, che pure hanno espresso la disponibilità a qualche ritocco, ultimamente hanno precisato che la materia non è concordatoria e, dunque, attendono le iniziative che dipendono, però, dall'esclusiva responsabilità del Governo. «La scelta è nelle mani del premier Monti. Sta esaminando bene tutti gli aspetti della questione e deciderà lui personalmente per il meglio», ha detto il ministro Andrea Riccardi alla Stampa. Ma quello di giovedì prossimo «è un incontro ad alto livello tra Stato e Chiesa dove si mette a fuoco l'orizzonte del bene nazionale».

Nel vertice italo-vaticano, ad ogni modo, gli argomenti di colloquio non mancheranno. Proprio l'ampia rappresentanza di ministri esprime, secondo gli uomini del Governo, l'intenzione di Monti di lasciare ad ogni rappresentante dell'esecutivo la possibilità di interloquire con competenza e dettaglio con gli interlocutori ecclesiastici sulle diverse materie, dalla crisi economica al ruolo dell'Europa, dalle aree internazionali di crisi al nodo dell'immigrazione. Difficile, invece, che venga affrontato una questione come quella degli F35, pur cara al mondo cattolico, poiché non sarebbe prevista la presenza del ministro della Difesa. Come ogni anno, a conclusione dell'incontro bilaterale tra Governo e vertici ecclesiali, i colloqui saranno allargati al presidente Napolitano, ai presidenti di Camera e Senato Gianfranco Fini e Renato Schifani e al presidente della Corte costituzionale Alfonso Quaranta.