18 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Cena di Stato al Quirinale per il Presidente tedesco Wulff

Napolitano: L'Europa diventi un'unione politica piena

Il Presidente della Repubblica: Realizzare disegno istituzionale pieno. Con voce unica nel mondo. Serve un forte impegno per l'occupazione giovanile. Prossimo Consiglio europeo banco di prova per la crescita

ROMA - «Forse oggi, nel crogiuolo di una crisi per l'Europa ancora non risolta, torna ad affacciarsi la necessità, la prospettiva, il disegno di una Europa che si faccia pienamente Unione politica, in tutte le sue implicazioni anche istituzionali». Lo ha affermato, fra l'altro, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel discorso in occasione della cena di Stato offerta al Quirinale per il Presidente tedesco Chrristian Wulff.

L'Europa deve parlare con una sola voce - «Operiamo insieme con fiducia in questo senso, con sentimenti di stima e di amicizia - ha esortato Napolitano all'indirizzo dell'ospite tedesco - reagendo ai vecchi, banali stereotipi che rimbalzano da un paese contro l'altro, affrontando senza infingimenti ma con volontà costruttiva diversità di opinioni e di posizioni sui temi della quotidiana, concreta politica europea». Perchè «ci occorre mettere in campo la valenza complessiva della costruzione europea: la capacità, soprattutto, dell'Europa di parlare con una sola voce sul piano internazionale, di proiettarsi con sue proposte e iniziative in tutte le aree mondiali - a cominciare da quelle più vicine, il Mediterraneo e il Medio Oriente - e in tutte le sedi politiche nelle quali ci sia da operare per la pace, per la salvaguardia dell'ambiente, per uno sviluppo economico e civile che assicuri livelli di occupazione e condizioni di vita accettabili, libertà democratiche e diritti umani».
«Facciamo sempre vivere tra noi, tra i nostri popoli, tra i nostri cittadini, anche quella corrente di umana vicinanza e solidarietà, che si è espressa ancora ieri in un comune omaggio e rinnovato cordoglio per le vittime, italiane, tedesche, e di non pochi altri paesi, della tragedia della nave Concordia. Nello stesso spirito il governo e il popolo tedesco ci furono vicini a Onna, dopo il terremoto dell'Aquila», ha ricordato ancora il Capo dello Stato.
«E' con questo augurio e insieme con quello di un proficuo esito degli incontri che voi tutti giunti col Presidente dalla Germania, avrete in questi giorni in Italia ed è con l'augurio di un ulteriore forte sviluppo dell'amicizia tra i nostri paesi e del loro impegno congiunto per l'unità e il futuro dell'Europa, che invito voi tutti a levare il calice», ha brindato il Presidente della Repubblica

Serve un forte impegno per l'occupazione giovanile - Da parte dell'Europa serve ora un impegno per lo sviluppo e per l'occupazione giovanile.
«Siamo in una fase molto complessa e problematica - ha spiegato il capo dello Stato - discutiamo in pubblico e nelle istituzioni e comprendiamo quanto alcuni nodi siano controversi, ma siamo convinti che allo sforzo richiesto a tutti, e in particolare all'Italia, per superare la crisi del debito sovrano debba corrispondere un forte impegno in uno spirito di solidarietà per la crescita, lo sviluppo e per risolvere il problema fondamentale dell'occupazione dei giovani che richiede anche investimenti pubblici europei».
Napolitano ha convenuto con Wulff che occorre da questo punto di vista uno «sforzo per la qualificazione dei giovani e nei processi di formazione per entrare nel mercato del lavoro» oltreché «investimenti esteri e il superamento di molti condizionamenti burocratici e di altra natura che possono impedire lo sviluppo dell'economia».

Prossimo Consiglio europeo banco di prova per la crescita - «Il prossimo Consiglio europeo sarà un banco di prova delle politiche per la crescita e dello sviluppo oltreché del risanamento finanziario».
Il capo dello Stato si è detto d'accordo con il suo omologo tedesco sul fatto che «non bisogna concentrarsi esclusivamente sulle misure di austerità e di taglio della spesa pubblica che va fatta in modo selettivo e non alla cieca» e sull'esigenza quindi di «coniugare immediatamente alle scelte per il risanamento quelle per far crescere il nostro Paese e l'Europa».
«È chiaro - ha ammesso Napolitano - che ci possono essere rischi se si preme l'acceleratore solo sul risanamento e non anche sulla crescita, ma non farei confronti fra i diversi Paesi».