29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
La politica giudiziaria del Governo

Giustizia, Monti rassicura l'ANM. E oggi fiducia su dl carceri

Responsabilità Toghe, lo sciopero dei Magistrati per ora in stand by. Di Pietro (Idv): C'è aria di vendetta contro giudici. Pini (Lega): Su responsabilità Toghe gravi le parole di Monti. Belisario (Idv): Responsabilità diretta toghe va cancellata

ROMA - Il Governo incassa il rientro, di fatto, della minaccia dello sciopero dei magistrati, e si avvia a portare a casa, con il voto di fiducia di oggi alla Camera, l'ok al decreto sulle carceri.
Certo, lo sciopero delle toghe contro la possibilità di citazione diretta dei magistrati da parte di chi si ritenesse danneggiato è solo sospeso, in attesa dell'esame e delle eventuali modifiche al Senato della norma introdotta alla Camera nella legge comunitaria. E lo stesso decreto carceri dovrà attendere la seduta di martedì pomeriggio per l'approvazione definitiva nell'aula di Montecitorio. Ma il ministro della Giustizia Paola Severino, che oggi dovrà affrontare le delegazioni del mondo dell'avvocatura, sul piede di guerra per i provvedimenti governativi in materia di liberalizzazioni, può tirare per ora un sospiro di sollievo.

Soddisfatta la delegazione dell'ANM - La delegazione dell'Anm è rimasta per circa 40 minuti ieri a palazzo Chigi, e ne è uscita «soddisfatta». Il Governo ha diffuso un comunicato per ribadire l'impegno per adeguare le norme sulla responsabilità civile dei magistrati «ai principi europei» e la promessa di un «dialogo con le forze parlamentari» finalizzato a una modifica della norma che fra le altre cose «consenta ai magistrati di lavorare con serenità di giudizio». Una presa di posizione che ha fatto infuriare il promotore dell'emendamento alla Comunitaria approvato dalla Camera, il leghista Gianluca Pini: «Sono parole gravi perché di fatto tendono a esautorare una scelta libera del Parlamento».

La Lega polemica con il Governo - Anche sul decreto carceri la Lega, dopo aver costretto il Governo alla fiducia con un serrato ostruzionismo e oltre 500 emendamenti in aula, ha polemizzato con il Governo, intonando il coro «vergogna, vergogna» alla Camera. «L'esecutivo dei professori non si fida più della propria maggioranza», ha commentato il deputato leghista Nicola Molteni.

Di Pietro (Idv): C'è aria di vendetta contro giudici - Con l'introduzione della responsabilità civile dei giudici «alla Camera si è commesso l'ennesimo delitto, una vendetta ed un ammonimento contro i giudici». E' quanto scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. «Con questo provvedimento - afferma l'ex pm - avremo magistrati meno liberi, più condizionati, titubanti e timorosi di quanto già, a volte, non lo siano. Allo stesso tempo, la casta dei politici resterebbe quasi totalmente autorizzata a delinquere. Questo anche perché, in questi anni, hanno trasformato l'istituto dell'immunità parlamentare in un'autorizzazione a delinquere, ultimo caso quello di Cosentino: altro che autorizzazione a procedere».

Pini (Lega): Su responsabilità Toghe gravi le parole di Monti - Non è andato giù l'esito dell'incontro Governo-Anm a Gianluca Pini, il deputato leghista che ha ideato l'emendamento alla Comunitaria che istituisce la responsabilità civile diretta dei magistrati. «Quelle di Monti sono parole gravi - spiega al telefono, commentando il comunicato diffuso questa mattina da palazzo Chigi - perché di fatto tendono a esautorare una scelta libera del Parlamento in una materia molto delicata».
«Altrettanto grave - accusa - che l'Anm cerchi di dettare l'agenda al Governo. Se volesse il confronto, dovrebbe chiederlo al Parlamento».

Belisario (Idv): Responsabilità diretta toghe va cancellata - Italia dei Valori chiede la cancellazione dell'emendamento Pini, la norma introdotta alla Camera nella legge comunitaria e che istituisce la citazione diretta del magistrato da parte di chi si ritiene danneggiato. «Prendiamo atto - dice in una nota Felice Belisario, presidente dei senatori dell'Idv - dell'intenzione del Governo di assicurare la corretta interpretazione della giurisprudenza europea e il sereno svolgimento del lavoro dei magistrati. Ora bisogna passare dalle parole ai fatti».

Vietti conferma: Il 15 Napolitano presiede plenum Csm - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il 15 febbraio interverrà al plenum del Csm. A confermare la notizia già circolata ieri è stato il vicepresidente dell'organo di autogoverno delle toghe, Michele Vietti, il quale stamattina, in apertura della seduta del plenum, ha comunicato che nella seduta di mercoledì prossimo, alle 16.30, interverrà il capo dello Stato nella sua qualità di presidente del Consiglio superiore della magistratura.