29 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Intervista al mensile americano «The Atlantic»

Berlusconi: Più gay ci sono in giro, minore è la competizione

Questa volta, a dipingere il ritratto di Silvio Berlusconi è «The Atlantic"» che approfitta della prima, lunga intervista dell'ex presidente del Consiglio dall'avvento di Mario Monti: «Mio nipote è come me: ha 4 anni ma già è affascinato dalle donne»

NEW YORK - Il Milan, le aziende, la politica. E, naturalmente, le belle donne, le cene a Palazzo Grazioli, le feste in Sardegna, il bunga-bunga. Questa volta, a dipingere il ritratto di Silvio Berlusconi è il mensile statunitense The Atlantic, che approfitta della prima, lunga intervista dell'ex presidente del Consiglio dall'avvento di Mario Monti. Da cui esce il lato di Berlusconi - «non sono un Playboy, ma un Playman» - che più stuzzica l'immaginario statunitense.

«Non ho nulla da farmi perdonare» ha spiegato Berlusconi, parlando dei casi a sfondo sessuale che ne hanno minato la credibilità, anche a livello internazionale. «Tutto quello che ho fatto è sempre stato assolutamente normale. Nelle mie cene ci sono sempre state molte belle ragazze, ma si è sempre trattato di normali cene, non ho mai fatto nulla di sconveniente. Ma sono state create storie assurde» ha spiegato Berlusconi. «L'unica cosa di cui non sono mai stato accusato in tutte queste fantasiose descrizioni sulle mie relazioni con le donne, ovvero con l'altro sesso, è di essere gay. Non ho nulla contro gli omosessuali, sia chiaro. Anzi, il contrario. Ho sempre pensato che più gay ci sono in giro, minore è la competizione» ha dichiarato l'ex presidente del Consiglio, che poi ha chiarito: «Sto scherzando». Ma proprio questo genere di scherzi, secondo The Atlantic, ha messo nei guai Berlusconi.

Ma Berlusconi non può mai smettere di essere Berlusconi: tanto che al giornalista statunitense ha raccontato un curioso aneddoto. «Sa che sono un grande esperto di donne. Beh, ieri mi ha chiamato mia figlia, che ha un bambino di 4 anni. Sono a Formentera, ieri sono andati a mangiare una pizza. La cameriera, figlia del proprietario, era molto carina e mio nipote ne è rimasto affascinato. «Come ti chiami?» le ha chiesto. «Sei così bella, hai degli occhi bellissimi». E lei, tornata in cucina, ha detto: «Il nipote di Berlusconi è proprio come suo nonno» ha raccontato con orgoglio, e un largo sorriso.