29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Politica & Inchieste | Il saso Lusi

Lusi, revisori conti Margherita: Artifici contabili dal 2007

La denuncia dei professori Castellari, Troina e Cicchelli. Oggi tutti e tre sono stati ascoltati dagli inquirenti della Procura di Roma. Lusi espulso dal PD: «Farò ricorso»

ROMA - «Abbiamo scoperto degli artifici contabili, dei fagioli fatti passare per patate. Per questo siamo voluti venire dai pubblici ministeri e abbiamo detto quello che siamo riusciti ad evidenziare». Così ha detto il professor Gaetano Troina, uno degli esperti, che insieme con Giovanni Castellani e Mauro Cicchelli nel giugno 2011, firmò la 'Relazione del collegio dei revisori dei conti sul rendiconto chiuso al 31.12.010 Democrazia è Libertà - La Margherita'. Oggi tutti e tre sono stati ascoltati dagli inquirenti della Procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta che vede indagato il senatore Luigi Lusi per appropriazione indebita aggravata, in relazione all'ammanco di 13 milioni di euro dal rendiconto del partito.
«Abbiamo portato dei documenti - ha continuato Troina - Ci siamo accorti che dietro a certe cifre c'era un'altra verità. Anzi abbiamo sottolineato che per noi le cose che non vanno sono cominciate a partire dal 2007». Siete stati sorpresi, è stato chiesto dai cronisti. «Siamo saltati sulla sedia, perché abbiamo capito di esser stati tratti in inganno. Anche se va tenuto presente che non abbiamo le funzioni ispettive di un collegio dei sindaci di una società. Il nostro ruolo di revisori si sostanziava nel controllo della destinazione dei contributi per i rimborsi elettorali, non potevamo vedere le spese conclusive».
Castellani e Troina hanno spiegato di voler mantenere il riserbo. «Ci sono indagini in corso, non possiamo dire nulla». Perché non vi siete accorti prima di quello che non andava? «Noi dovevamo seguire il corretto accreditamento dei contributi elettorali. La società TTT (quella utilizzata da Lusi) non aveva la luce intorno. Non potevamo capire prima se ad una indicazione corrispondeva una cifra che è poi tutt'altra. Lo ripetiamo, lì sopra c'erano scritti fagioli ed invece erano patate».

Lusi espulso dal PD: «Farò ricorso» - Luigi Lusi ha ammesso le sue responsabilità e ha danneggiato il Pd e dunque la cancellazione dall'elenco degli iscritti era inevitabile. Lo ha spiegato Luigi Berlinguer, presidente della commissione di garanzia del partito che oggi ha adottato le sanzioni contro l'ex tesoriere della Margherita.
«Sono avvenuti fatti molto gravi - ha spiegato Berlinguer - che hanno anche preoccupato l'opinione pubblica. E' risultata un grave responsabilità per il senatore Lusi, peraltro non contestata dallo stesso Senatore, anzi assunta. Tutto questo ha arrecato anche un grave danno al Pd e ha posto in evidenza una incompatibilità con la permanenza del senatore Lusi nel Pd. Per questo la commissione nazionale di garanzia ha adottato la sanzione più grave prevista: la cancellazione dall'albo degli elettori e dall'anagrafe degli iscritti. Il senatore Lusi non è da ora più iscritto al Pd. Decisione unanime e come avete visto abbastanza rapida».
Intanto preannuncia il ricorso al tribunale civile il Senatore Lusi, cancellato dall'albo degli iscritti al Pd dalla Commissione di garanzia del partito: la pena massima.