Legge elettorale, Idv: No ad accordi truffa, il Pd dica no a Berlusconi
Belisario e Donadi: Accordo a due anti piccoli è un'indecenza, si rispetti il referendum. Briguglio (Fli): E ora siamo al «compagno Silvio». Migliavacca (Pd): Riforma urgente, si avvii subito confronto
ROMA - Sulla riforma elettorale «no ad accordo truffa» e «si rispetti il referendum». Italia dei Valori, con i capigruppo Felice Belisario e Massimo Donadi ha messo in guardia da «un confronto a due tra Pdl e Pd sulla legge elettorale, avanzato da Berlusconi», considerato «l'ennesima proposta indecente dell'ex premier» che andrebbe rispedita subito al mittente».
«Si tratterebbe - ha denunciato Belisario - di un altro accordo indegno per truffare i cittadini, serve invece il coinvolgimento di tutte le forze parlamentari per una riforma che cancelli il Porcellum rispettando le istanze di 1.200.000 cittadini che hanno firmato per il referendum. E' già difficile da capire - che sia nata una maggioranza politica ibrida e innaturale, guidata da Alfano, Bersani e Casini, priva della legittimazione popolare. Se due partiti, che sono stati avversari fino a due mesi fa, si mettono insieme anche per la legge elettorale, sarebbe difficile non pensare ad una nuova 'porcata'. Gli italiani hanno chiaramente manifestato la volontà di una riforma che conservi il bipolarismo con maggioranze chiare prima del voto, che consenta quindi di scegliere candidati, coalizione e leader. Berlusconi propone di lavorare ad un'intesa tra i due partiti di maggioranza per una legge elettorale che elimini dai giochi i partiti minori, magari salvando solo l'Udc: un'offerta che il Pd può e deve rifiutare, auspichiamo che Bersani non ascolti le sirene del suo avversario. L'IdV sa di dover raccogliere il consenso continuando a stare dalla parte dei cittadini e chiede con forza che si rispetti lo spirito del referendum. Per questo -basta con i patti contro natura, la riforma elettorale si faccia subito in Parlamento senza scorciatoie».
Briguglio (Fli): E ora siamo al «compagno Silvio» - «Dopo il presidente operaio di alcuni anni fa, Berlusconi in piena metamorfosi dettata dal nuovo status di ex premier leader di un Pdl in difficoltà vorrebbe una legge elettorale frutto di un superaccordo col Pd in danno di tutte le altre formazioni politiche da Fli alla Lega. Insomma siamo al compagno Silvio...». Così Carmelo Briguglio, vicecapogruppo vicario di Fli a Montecitorio, commenta il colloquio di Silvio Berlusconi col quotidiano Libero.
Migliavacca (Pd): Riforma urgente, si avvii subito confronto - «Il Partito Democratico è disponibile a discutere sulla riforma elettorale con tutte le forze politiche che intendono superare davvero il cosiddetto «porcellum» e approdare a una legge elettorale più giusta, che consenta agli elettori di tornare a scegliere i propri rappresentanti. Proprio per questo il PD è disponibile ad incontrare tutte le forze che vogliono discutere di questi temi. Il PD ha depositato da tempo in Parlamento la sua proposta di legge per la riforma elettorale e i presidenti dei due gruppi parlamentari, alla Camera e al Senato, hanno già chiesto di stingere i tempi per avviare la discussione». Lo ha affermato Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale del Pd.
«Il tavolo del confronto - ha sottolineato ancora il coordinatore della segreteria Pd- è naturalmente lo stesso Parlamento. E' in quella sede che i diversi gruppi parlamentari devono confrontarsi sulla riforma elettorale, a cominciare dai partiti che sostengono il governo ma senza escludere nessuno e, anzi, sollecitando tutti a partecipare a una riforma che riguarda le regole condivise della democrazia».
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